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A San Siro l’Inter sfida il Monza da trasferta: solo Napoli e Lazio hanno fatto più punti fuori casa nel 2023

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Un’Inter tutta nuova contro il Monza degli ex. La prima giornata di campionato offre subito l’incrocio tra i nerazzurri di Simone Inzaghi e i biancorossi di Raffaele Palladino, che si presentano a San Siro con una doppia motivazione: riscattare la caduta casalinga in Coppa Italia contro la Reggiana e confermarsi macchina da punti in trasferta. Parlano i numeri: nel 2023 solo Napoli (26) e Lazio (23) hanno guadagnato più punti in trasferta del Monza (22 in 12 gare) in Serie A. E l’Inter lo sa bene, visto che lo scorso 15 aprile fu Caldirola a decidere il match di San Siro. Oggi i biancorossi si presentano con due ex: Gagliardini e D’Ambrosio, entrambi destinati a partire. L’ex di turno in casa Inter (due con Sensi), Carlos Augusto, invece dovrebbe partire dalla panchina. Nei cinque maggiori campionati europei, nessuna formazione neopromossa ha raccolto più punti del Monza nel 2022/23: 52, come il Fulham. Palladino schiera l’attacco leggero composto da Mota e Caprari, mentre Colpani dovrebbe agire alle loro spalle dopo un buon precampionato. Sulle corsie laterali Kyriakopoulos raccoglie l’eredità di Carlos Augusto, mentre a destra Ciurria – reduce da una grande stagione – è l’intoccabile.

L’Inter si presenta con un volto nuovo in porta: Sommer, a protezione dei pali difesi anche da Darmian, De Vrij e Bastoni, aspettando il rientro dall’infortunio di Acerbi e il possibile colpo Pavard. A centrocampo Mkhitaryan sembra in vantaggio su Frattesi, mentre in attacco Lautaro – investito dei gradi di capitano – farà coppia con Thuram. Quest’ultimo – reduce da una produttività da 19 gol nella Bundesliga 2022/23 (13 reti + 6 assist) – vuole superare quota 15 in maglia nerazzurra, per non far sentire la nostalgia di Romelu Lukaku ed Edin Dzeko, le due partenze eccellenti dell’estate, insieme ad Onana. Solo panchina per Arnautovic, al ritorno all’Inter a tredici anni dal Triplete. All’epoca fu un amuleto e poco più. Lo scaramantico Inzaghi gli chiede gol e personalità, forse già da stasera.

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