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Calcio

Scommesse illegali, calciatori indagati: la ricostruzione della vicenda e chi è coinvolto

Pallone Serie A
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A distanza di più di un anno e mezzo dalla prima bufera mediatica che si concretizzò durante una pausa delle nazionali, torna all’orizzonte la vicenda scommesse nel mondo del calcio. Sono infatti una dozzina i calciatori indagati per fatti fino al 2023, nell’inchiesta milanese su un giro di scommesse clandestine. I calciatori, secondo quanto si apprende, sarebbero indagati per avere giocato sulle piattaforme illegali di scommesse e poker e in alcuni casi per averle pubblicizzate. 
Nicolò Fagioli

Stadio Carlo Castellani, Empoli , Italy – Nicolo Fagioli of Italy during Friendly Football Match, Italy vs Bosnia Herzegovina, 9 Jun 2024 (Photo by Roberto Ramaccia/Sipa USA)

FAGIOLI E TONALI

Si parte anche in questo caso dai nomi di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, che oltre ad aver effettuato numerose scommesse sulle piattaforme illegali, avrebbero ricoperto il ruolo di collettori di scommettitori e sarebbero stati remunerati con bonus sui propri conti di gioco e con riduzione dei debiti, secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta. I due, infatti, sono indagati per una contestazione che riguarda anche la “pubblicità” data al giro di scommesse illegali, mentre tutti gli altri come “meri scommettitori”. 
Sandro Tonali

Sandro Tonali, Italia – Foto IPA

I NOMI DEI CALCIATORI COINVOLTI

Sono numerosi i nomi dei calciatori che compaiono nelle carte dell’inchiesta. Tra questi ci sono anche quelli di Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Samuele Ricci, Leandro Paredes. Questi ultimi, sempre secondo quanto si apprende, sono indagati per il comma 3 della medesima legge del 1989, e cioè per l’ipotesi che nello stesso periodo abbiano partecipato non a scommesse sul calcio ma sulle piattaforme illegali a giochi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, in particolare alle partite di poker su tavoli online. Ma gli inquirenti tra i calciatori coinvolti annoverano anche Nicolò Zaniolo, Weston James Earl McKennie, Angel Di Maria, Raoul Bellanova, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, Adames Hector Junior Firpo, il tennista Matteo Gigante e altri non sportivi.

COME VENIVANO SALDATI I DEBITI

Secondo quanto emerso, gli scommettiori pagavano i debiti di gioco con bonifici ad una gioielleria, fingendo di acquistare Rolex e altri orologi di lusso. I calciatori, secondo l’accusa, prima si vedevano fare credito dagli organizzatori delle scommesse; quando il debito si faceva oneroso, venivano indirizzati alla gioielleria affinché in apparenza pagassero con bonifici perfettamente tracciabili il prezzo degli orologi, che restavano in negozio nella disponibilità degli organizzatori, mentre gli sportivi uscivano solo con la fattura emessa a fronte dell’acquisto simulato.

I PRESTITI

Nell’inchiesta milanese condotta dai PM Filippini e Amadeo e della Gdf sul presunto giro di scommesse illegali, in particolare sul poker on line, e che ha portato a un decreto di sequestro da 1,5 milioni di euro, firmato dalla gip Lidia Castellucci per fatti fino al 2023, è stato accertato che Nicolò Fagioli, “per far fronte al pagamento dei debiti di gioco, si sia avvalso, oltre che delle proprie disponibilità, di prestiti in denaro concessi da altri”, tra cui Federico Gatti, difensore della Juventus e suo ex compagno di squadra e che non è indagato. Negli atti, infatti, figurano anche i nomi di tanti altri sportivi e calciatori, anch’essi non indagati, che avrebbero, in sostanza, coperto le perdite di quelli che scommettevano, come appunto Gatti per Fagioli.

ATTI DELL’INCHIESTA ALLA PROCURA FIGC

La Procura di Milano, diretta da Marcello Viola, trasmetterà ora gli atti dell’inchiesta sul giro di scommesse illegali su poker on line ed eventi sportivi, ma non partite di calcio, alla Procura federale della Figc per quanto riguarda i profili sportivi e eventuali sanzioni disciplinari. Da quanto si è saputo, i calciatori che hanno scommesso e sono indagati dal punto di vista penale non rischiano molto e possono uscire dal procedimento pagando un’oblazione. Le verifiche più rilevanti saranno quelle della giustizia sportiva. Mentre l’inchiesta, stralcio di quella torinese trasmessa, si è concentrata sugli organizzatori delle scommesse. A riportarlo è l’ANSA.

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