Calcio Giovanile

Under19, Zeroli: “Contro la Georgia abbiamo due risultati su tre”

Kevin Zeroli U19
Kevin Zeroli - Foto Mattia Martegani / IPA Sport / IPA

Kevin Zeroli, centrocampista e capitano del Milan primavera e della Nazionale Under 19, si sta facendo vedere per la sua classe sul rettangolo di gioco e per i suoi modi posati durante una semplice intervista. Nato l’11 gennaio 2005 a Busto Arsizio (Va), racconta i suoi primi passi nel mondo dello sport: “Prima di appassionarmi al calcio ho fatto karate e ginnastica artistica: il merito è stato di mio zio (Massimiliano, ndr) con il quale giocavo sotto casa”.

Se lo zio gli ha trasmesso la passione per il calcio, portandolo ad iscriversi nella scuola calcio dell’Ardor Busto Arsizio, la vera opportunità nel professionismo arriva grazie al fratello maggiore Bryan: “Giocava nella mia stessa società ed era molto bravo: ha sostenuto diversi provini con club professionisti”.

Proprio durante un provino con il Milan, Zeroli venne notato dagli osservatori rossoneri: “Avevo accompagnato i miei genitori (papà Gianluca e mamma Charity Oronsaye, da quest’ultima derivano le origini nigeriane, ndr) a vedere mio fratello. Lui era bravo ma anche tanto emotivo e, durante quel provino, alcuni Mister (Andrea Biffi e Massimiliano Sorgano, ndr) mi fecero entrare in campo a fare due palleggi per farlo rilassare”.

Grazie a quei palleggi, nell’agosto 2012, è entrato a far parte del settore giovanile del Milan tramite il quale, con il tempo, ha conquistato la maglia azzurra: “Sono onorato di far parte del gruppo della Nazionale e ci tengo a far bene ogniqualvolta scendo in campo”.

Proprio domani, gli Azzurrini scenderanno in campo al ‘Guido Teghil‘ di Lignano Sabbiadoro per affrontare i pari categoria della Georgia nell’ultima partita del gruppo 5 della fase elite dell’Europeo, decisiva ai fini della qualificazione alla fase finale in programma dal 15 al 28 luglio in Irlanda del Nord: “Abbiamo due risultati su tre ma non facciamo calcoli: siamo campioni d’Europa in carica e vogliamo difendere il titolo fino alla fine”.

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