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L’Italia vince 2-0 a Malta. Retegui ancora in gol, azzurri rimandati a settembre

Mateo Retegui Nazionale
Mateo Retegui - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

Servivano tre punti e autostima sul piano del gioco. I primi sono arrivati, la seconda solo in parte. Quel che conta però è che l’Italia di Roberto Mancini ha battuto 2-0 la nazionale di Malta nella seconda giornata di qualificazioni europee. Dopo la sconfitta contro l’Inghilterra, il Ct aveva chiesto di ripartire dal secondo posto di Napoli e in effetti il gol d’apertura è del solito Mateo Retegui che si gode il bis in azzurro alla seconda presenza. Una rete di Pessina permette agli azzurri una comoda gestione, ma anche una certa indolenza nella ripresa. Mancini cambia otto elementi rispetto all’11 visto contro Kane e compagni. Si rivede dal 1′ Romagnoli che forma una coppia difensiva inedita con Scalvini. La prima occasione è dei padroni di casa, con il lancio in profondità per Satariano che calcia a tu per tu con Donnarumma e trova la grande risposta del portiere azzurro. Al 15′ è l’attaccante del Tigre a sbloccare il risultato con un colpo di testa perfetto sugli sviluppi di un corner. Dopo una sostituzione obbligata di Gnonto per Grifo, gli azzurri trovano anche il raddoppio. Al 27′ Emerson Palmieri effettua un tiro cross e trova la deviazione vincente di Matteo Pessina, primo giocatore del Monza a segnare con la maglia della nazionale. Nel finale del primo tempo l’Italia potrebbe dilagare, ma l’arbitro bulgaro Kabakov non concede un rigore su Grifo, che in precedenza aveva sprecato un rigore in movimento. Nella ripresa i ritmi si abbassano e la Nazionale sembra limitarsi a gestire. C’è spazio anche per Gianluca Scamacca che sfiora il gol al 70′ trovando la respinta di Bonello. “Quando si va in vantaggio, si può giocare con più tranquillità, quindi bisognava fare meglio tutto”, le parole di un Mancini tutt’altro che soddisfatto. Per la fiducia sul piano della fluidità di gioco ogni discorso è rimandato a settembre nei match contro la Macedonia del Nord e l’Ucraina.

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