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Euro 2024, Spalletti: “Non tutti capiscono l’importanza della maglia azzurra”

Luciano Spalletti Nazionale
Luciano Spalletti - Foto LiveMedia/Joris Verwijst/DPPI

A margine del Gran Gala del Calcio, il tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha dichiarato a Sky Sport: “Le precedenti Nazionali erano squadre con un gruppo straordinario, composte da persone che si volevano bene e disposte a tutto per il risultato collettivo. Bisogna ricreare quello perché di insidie ce ne sono molte. Per quello che si è visto e di cui siamo venuti a conoscenza, non tutti hanno chiara l’importanza di vestire la maglia della Nazionale, qualcuno è attratto anche da altre cose. Ma anche quando ritorni al club, la maglia della Nazionale ti resta sempre addosso“. Il tecnico toscano ha continuato: “Devono fare come Sinner, alzarsi e andare ad allenarsi per mettere a posto le cose che non vanno. Non bisogna essere annoiati ma curare la propria persona a 360 gradi per dare il meglio a una nazione che ha una passione infinita per il calcio“.

Spalletti è stato premiato per lo scudetto vinto col Napoli: “Il mio lavoro stava tutto nel fargli capire dove eravamo, a fare che cosa e a chi lo facevamo, cioè i tifosi del Napoli e la città: ci avrebbero restituito qualcosa che nessuna impresa può meritarsi. Quella squadra aveva poi un corpo unico, incredibilmente collaborativa verso l’obiettivo che doveva avere“. Il tecnico non esclude novità in vista degli Europei: “Le iscrizioni non sono chiuse, ci sono tanti ragazzi in Under 21 ma in Italia nessuno dei nostri giocatori, dopo la Primavera, va a farsi un po’ di stoffa nella serie A dei campionati stranieri anche minori. Restano in Italia nei campionati inferiori o si accomodano in panchina. Eppure in Italia siamo pieni di giovani che vengono dall’estero, di giocatori italiani in A nei campionati minori non ce n’è uno. Ma è questo quello che fa crescere i talenti, che in Italia ci sono“.

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