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Calafiori, Kayode, Ruggeri le certezze. L’Under 21 ha tanti big in difesa, ma mancano i gol (aspettando Camarda)

Michael Kayode e Matteo Ruggeri, U21
Michael Kayode e Matteo Ruggeri, Under 21 - Foto Davide Casentini/IPA Sport

Mercoledì l’Under 17 di Favo e l’Under 19 di Corradi hanno vinto e convinto contro Olanda e Scozia, mettendo in mostra due dei talenti migliori delle giovanili azzurre: Francesco Camarda e Simone Pafundi, entrambi apparsi fuori contesto in una categoria che sembra ormai star loro stretta. Ci sarà tempo per vederli in Under 21, il Ct Carmine Nunziata li aspetta e nessuno vuole bruciare i tempi. La corsa alle qualificazioni ai prossimi Europei di categoria riparte da Cesena (ore 18.15, diretta su Rai 2) contro quella Lettonia che lo scorso 8 settembre a Jurmala costrinse gli azzurrini ad accontentarsi di un pareggio a reti inviolate. Da quel momento però l’Italia è salita di livello, portandosi con 11 punti in testa al girone con una lunghezza di vantaggio sull’Irlanda. Più indietro la Norvegia a quota 9 e proprio la Lettonia a 7 punti. Tra le mura amiche Nunziata può blindare la vetta della classifica, ma dovrà farlo senza due big infortunati. Edoardo Bove è tornato a casa per un trauma contusivo al piede, mentre Luca Koleosho è ai box da mesi per un infortunio al ginocchio. Il centrocampista della Roma era diventato un intoccabile o quasi della squadra di Mourinho, ma è sceso nelle gerarchie sotto la gestione di De Rossi, che comunque lo ha scelto nell’undici titolare in tre impegni europei su quattro. Buoni numeri, fino a dicembre, per Koleosho, che ha accumulato 15 presenze, 13 delle quali da titolare in Premier League con il Burnley. Due elementi in meno in una rosa che può comunque vantare esperienza e affidabilità.

Il gioiello di questa nazionale è Riccardo Calafiori, perno della difesa del Bologna quarto in classifica. L’ex Roma ha il passo di un terzino, la fisicità di chi a 16 anni ha speso tempo in palestra dopo un lungo infortunio e le qualità in impostazione di un centrocampista, ma sotto Thiago Motta il classe 2002 ha dimostrato di essere anche un centrale roccioso in marcatura. Tra i titolarissimi della difesa ci sono Michael Kayode e Matteo Ruggeri, entrambi punti fermi di Fiorentina e Atalanta, qualificate ai quarti di finale rispettivamente di Conference ed Europa League. Tra i calciatori in campo nell’ultimo turno europeo anche Tommaso Baldanzi, che ha ben figurato a Brighton contro gli uomini di De Zerbi dopo il 4-0 della Roma all’andata. Tra gli uomini di rotazione dei rispettivi club spiccano Fabio Miretti (Juventus, 20 presenze), Giovanni Fabbian (Bologna, 19 presenze) e Matteo Prati (Cagliari, 19 presenze). Senza dimenticare poi i big della Championship: Cesare Casadei è tornato al Chelsea, ma prima di gennaio aveva accumulato oltre 20 presenze col Leicester nella seconda divisione. Un campionato competitivo che sta mettendo sotto esame Wilfried Gnonto, autore di 8 gol stagionali con la maglia del Leeds. Discorso diverso per altri reparti. Tra i pali mancano portieri con presenze tra B e A. Desplanches non gioca a Palermo, mentre Rinaldi e Zacchi stanno facendo bene in Serie C con Olbia e Giana Erminio. Non c’è poi un centravanti in doppia cifra. Lorenzo Colombo nel 2024 ha avuto solamente due chance dal 1′ col Monza, mentre Giuseppe Ambrosino (Catanzaro) e Francesco Pio Esposito (Spezia) stanno faticando in Serie B (quattro reti in due). Un piccolo allarme per Nunziata, aspettando Camarda.

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