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L’Austria non batte l’Olanda dal 1990: Rangnick vuole stupire con la sorpresa Baumgartner

Ralf Rangnick Austria
Ralf Rangnick - Foto ddp / IPA

L’ultima vittoria dell’Austria contro i Paesi Bassi risale a un’amichevole a Vienna del 30 maggio 1990, alle porte del Mondiale di Italia 90, dove l’Olanda superò il girone da terza classificata. Oggi, dopo il risultato di Spagna-Albania, la selezione oranje è già certa di qualificarsi agli ottavi di Euro 2024 almeno tra le quattro migliori terze della fase a gironi. Un carico di pressione in meno per la nazionale di Ronald Koeman, che stasera (ore 18) affronterà l’Austria di Ralf Rangnick con l’obiettivo del primo posto del girone (ha 4 punti come la Francia che sfiderà la Polonia). I precedenti sorridono a Depay e compagni, che hanno segnato 20 gol nelle ultime sette vittorie contro la nazionale austriaca. Si tratta inoltre del terzo incrocio tra le due squadre in una fase finale di un torneo internazionale. Ad Euro 2020, i Paesi Bassi vinsero per 2-0 con i gol di Depay e di Dumfries nella partita della seconda giornata del Gruppo C. Ancor più netta la vittoria per 5-1 a Córdoba nella fase a gironi della Coppa del Mondo del 1978.

Insomma, le motivazioni (incluse quelle storiche) non mancano all’Austria che accederà agli ottavi da prima del girone con un successo in caso di mancata vittoria della Francia. In caso di pareggio a Berlino e di ko dei Bleus, l’Austria finirà terza dietro Mbappè e compagni in base agli scontri diretti ma otterrà la qualificazione aritmetica. Discorso diverso in caso di sconfitta e di chiusura a 3 punti: a quel punto infatti per la matematica certezza dell’accesso agli ottavi bisognerà valutare il girone C (dove tutte le squadre possono finire terze) o la differenza reti in relazione all’Ungheria (al momento austriaci nettamente avanti con il +1 e il -3 per la selezione di Rossi). Quel che è certo è che sotto la guida di Ralf Rangnik l’Austria ha trovato un’identità di gioco che le mancava da anni: ha vinto sei delle otto gare di qualificazione a Euro 2024, perdendo solo una volta (3-2 in casa contro il Belgio) e ha mostrato uno stile di gioco riconoscibile ed entusiasmante.

Pochi dubbi di formazione: Pentz tra i pali. Posch, Danso, Lienhart, Mwene in difesa, mentre Seiwald e Laimer dovrebbero agire a centrocampo. Poi Wimmer e Sabitzer alle spalle di uno tra Arnautovic e Gregoritsch. A completare il reparto offensivo sarà Baumgartner, che ha segnato sei gol nelle ultime sette partite in nazionale contro avversarie del calibro di Germania, Polonia, Turchia, Serbia, Slovacchia, Svizzera. È lui la sorpresa non tanto dell’Europeo, ma degli ultimi mesi di calcio. Sul fronte opposto è difficile che Koeman faccia cambi. Spazio a Verbruggen; Dumfries, De Vrij, Van Dijk, Aké; Schouten, Simons, Reijnders; Frimpong, Depay e Gakpo. Occhio però ai diffidati: Schouten e Veerman per gli oranje. Ben sette per l’Austria: Arnautović, Baumgartner, Danso, Laimer, Mwene, Wimmer, Wöber. Un dato in più da valutare in una sfida tra una nazionale già qualificata e una vicina a staccare il pass.

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