Europa League

La Juventus riparte dal Nantes: vietato sbagliare al primo passo per rientrare nell’Europa che conta

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

I più pessimisti parlano di Serie B e di pene ulteriormente più afflittive, ma la Juventus ha l’obbligo di pensare all’hic et nunc, e questo vuol dire che la testa va al Nantes, vista non solo come avversaria in Europa League nel ritorno dei bianconeri nella competizione minore dopo diversi anni di eliminazioni agli ottavi che probabilmente erano peggio di giocarsela fino in fondo nell’altra competizione, ma anche come primo passo di una lunga serie per entrare nell’Europa che conta da un’altra porta. Non quella del campionato perché il -15 pesa, non la Coppa Italia perché vincerla qualifica per la stessa seconda coppa. E’ proprio vincendo il trofeo internazionale che è detenuto dall’Eintracht Francoforte, che non può difenderlo perché agli ottavi di Champions, che può arrivare il pass per quest’ultima competizione, a patto ovviamente che l’Uefa sia d’accordo.

Ma ci saranno mesi di tribunali per stabilirlo, così Allegri deve pensare alla praticità, a preparare bene questa partita che può essere la quarta vinta consecutivamente. A patto di non sottovalutare un’avversaria che è reduce da un buon filotto di risultati positivi, ma che di certo non ha una rosa all’altezza dei bianconeri. Una Juventus che pian piano si avvicina a quella dei sogni, che può finalmente schierare Chiesa con Vlahovic e Di Maria, ma che probabilmente contro i gialloverdi non lo farà. Non è turnover, visto che la classifica impone quella di giovedì sera come partita più importante rispetto alla prossima, al contempo immaginarsi in campionato con quindici punti in più – eventualmente restituiti – dà tutt’altro effetto alla classifica. Con la testa un po’ qua e un po’ là, l’andata degli spareggi è da vincere, magari con reti di scarto, per rendere una formalità il ritorno. Poi, basterebbero quattro vittorie ben distribuite per ritrovarsi in Champions, vorrebbe dire soldi e stabilità. Un’altra impresa alla quale è chiamato Allegri, che dopo la sfuriata col tifoso contro la Fiorentina sembra sempre più capotribù col compito ingrato di guidare la nave in tempesta.

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