Europa League

Dybala, sì o no? L’ultimo provino per il Feyenoord. L’Olimpico tutto giallorosso (anche nel ‘settore ospiti’)

Josè Mourinho Roma
Josè Mourinho - Foto LiveMedia/Federico Proietti/DPPI

Mourinho li ha chiamati “67.000 amici” o “67.000 che giocano con noi”. Di certo, lo stadio Olimpico di Roma-Feyenoord assomiglierà a quello anni ’80 che sosteneva la squadra di Liedholm. Tutto esaurito, fino all’ultimo posto, anche quelli costotissimi in tribuna d’onore e soprattutto quelli nel settore Distinti Nord Ovest, che in tutte le altre gare della stagione ospita i tifosi avversari ma che oggi, per il divieto di trasferta, sarà un altro spicchio d’amore per credere all’operazione rimonta. C’è voglia di lottare fino in fondo in Europa League e il primo ostacolo è un Feyenoord che ha il vantaggio dell’1-0 dell’andata e qualche certezza in più, derivante anche da un primato in Eredivisie mai in discussione in questa stagione. La Roma è terza, a Rotterdam ha dimostrato di poter mettere sotto gli avversari e stavolta avrà la spinta in più del pubblico. L’incognita è Paulo Dybala, ancora in dubbio e pronto al provino decisivo. La sensazione è che l’argentino (in gruppo nella rifinitura) sarà in campo, al fianco di un ritrovato Lorenzo Pellegrini e di un Tammy Abraham, che contro l’Udinese ha riassaporato l’emozione di segnare. L’autostima degli uomini d’attacco è cruciale, come quella delle alternative. Buono stato di forma per El Shaarawy e Belotti (che ha conquistato il rigore e servito un assist contro i friulani). Poi c’è Gini Wijnaldum, che scalpita ma che sembra destinato alla panchina, come Edoardo Bove, migliore in campo contro la squadra di Sottil con tanto di gol. A centrocampo spazio ai due titolarissimi: Cristante e Matic. Sulle fasce Zalewski e Spinazzola non si toccano. In difesa l’unico dubbio è tra Ibanez e Llorente, ma difficilmente Mourinho si priverà di uno dei protagonisti della Conference dello scorso anno. Pronti anche Mancini e Smalling a protezione di Rui Patricio. Questi i probabili undici. Poi c’è il dodicesimo uomo, che Mourinho, come sempre in occasione delle gare europee, ha voluto chiamare. C’è un’altra semifinale europea da conquistare e la Roma vuole regalarsi un’altra notte da brividi in Europa.

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