Coppa Italia

Napoli-Modena, Conte avvisa la società: “Ci sono cose troppo oggettive per far finta di niente”

Antonio Conte Napoli
Antonio Conte, Napoli - Foto Danilo Gemito / IPA Sport / IPA

Antonio Conte avvisa la società. Dopo la vittoria sul Modena ai rigori in Coppa Italia, l’allenatore del Napoli ha fatto capire di volere un’accelerata sul mercato: “Ci sono cose troppo oggettive per far finta di niente – ha detto l’allenatore ai microfoni di Mediaset -. Mi sono messo a completa disposizione della società, conoscevo la situazione che andavo a sposare, sappiamo che sul mercato ci sono paletti, in termini di costo del giocatore non puoi andare oltre una certa cifra e alcuni giocatori non vengono a Napoli perché non si giocano le coppe. Leggo ‘Conte vuole questo’, io non voglio nessuno, ma solo il bene del Napoli e che venga rinforzata la rosa perché ne abbiamo bisogno. Accadrà o non accadrà non lo so. Ma oggi è stato un bel bagno di realtà”, le parole del tecnico.

Dopo lo 0-0 nei novanta minuti, il Napoli è riuscito a staccare il pass solo ai rigori: “Di buono mi porto a casa il fatto che dobbiamo continuare a lavorare. Avremmo voluto regalare qualche gol ai nostri tifosi, però dobbiamo capire che c’è tanto da fare in campo e c’è tanto lavoro da fare anche per il club – spiega Conte -. La situazione centravanti? Partiamo dal presupposto che Raspadori e Simeone hanno fatto il loro lavoro, a volte li abbiamo lasciati soli in area e non li abbiamo accompagnati: è difficile quando ci si trova imbrigliati dai difensori. Oggi non possiamo giudicare la loro partita, sono due giocatori che a me piacciono e che considero importanti per la stagione”. 

Per Conte non c’è un caso modulo: “L’anno scorso hanno fatto sempre il 4-3-3 e sono arrivati decimi prendendo 48 gol. Penso che con questo sistema possiamo dare più copertura a Kvaratskhelia e Politano. Hanno la possibilità di implementare il gioco, di venire dentro e di avere l’1 contro 1 sull’esterno: venire dentro e alternarsi può dare delle possibilità importanti. Si parla tanto di possesso palla, ma quando tiri devi centrare la porta. A livello statistico non c’è stata partita, abbiamo sempre avuto la palla, ma sotto porta non siamo stati lucidi, potevamo fare meglio portando più uomini in area”, l’analisi del tecnico.

 

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