Coppa Italia

Juventus-Salernitana 6-1, Allegri: “Ho sempre fatto l’allenatore. Senza programmazione è un casino”

Massimiliano Allegri Juventus
Massimiliano Allegri - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

“La reazione è stata buona. Non eravamo riusciti a ribaltare una partita in cui eravamo andati sotto né questo né l’anno scorso, loro venivano da una vittoria e serviva una prestazione di attenzione e responsabilità. Domenica troveremo una squadra diversa soprattutto dal punto di vista delle motivazioni, godiamoci la vittoria ma da domani pensiamo a domenica, sappiamo che sarà complicata. Ho avuto risposte da tutti, stiamo discretamente bene fisicamente, siamo cresciuti, abbiamo giocato meglio perché correvamo molto in avanti, bisogna essere più lucidi, specie nel primo tempo, su questo dobbiamo migliorare”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la roboante vittoria contro la Salernitana in Coppa Italia: “Yildiz più due attaccanti? Dipende dalla sua crescita: lasciamo stare un aggettivo che è meglio, è un ragazzo molto intelligente e avrà un’importante carriera davanti. Chiesa oggi ha fatto una grande partita, gli è mancato il gol. Kenan come Federico punta e salta l’uomo, quando nel finale gli altri sono stanchi uno che ti punta è un cambio importante. Se saremo bravi a schierare più giocatori offensivi insieme dipenderà dalla nostra crescita”.

Sull’ultimo anno complicato: “Ho sempre fatto l’allenatore, la società è sempre stata forte. Lo scorso anno abbiamo avuto delle problematiche, ma comunque c’era sempre la società, Cherubini mi ha dato una mano fino alla fine portando in fondo la stagione. Purtroppo abbiamo perso in modo rocambolesco la finale a Siviglia, perso anche la semifinale con l’Inter in modo rocambolesco. Quel che sta facendo la squadra quest’anno è anche frutto dell’anno passato. Continuiamo a lavorare senza esaltarci: la normalità è vincere le partite ed essere competitivi su tutti i fronti, dobbiamo per cui allenarci a vincere”.

Sull’obiettivo stagionale: “Resta arrivare tra le prime quattro: oggi pensavo all’eventuale Champions, l’anno prossimo è completamente diversa, dovremo subito adattarci, serviranno tanti punti, arrivare tra le prime otto sarà difficile. Lavoriamo a quello che succederà tra sei mesi o un anno, se no ti ritrovi senza programmazione e diventa un casino”.

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