Calcio

Consiglio Figc, nuove misure: su violenza agli arbitri raddoppiate sanzioni, previste anche penalizzazioni

Figc, foto Sportface

Calcio femminile, seconde squadre ma soprattutto pugno duro contro chi commette violenza sugli arbitri. Sono questi i temi trattati dal Consiglio Federale della Figc, tenutosi oggi a Roma, che ha preso una decisione importante, come reso noto dal presidente Gabriele Gravina: “In caso di episodi di violenza sugli arbitri abbiamo raddoppiato tutte le sanzioni edittali. Qualora ci fossero casi in cui nell’aggressione siano coinvolti dei dirigenti, sono previsti minimo due punti di penalizzazione in capo alla società“, le sue parole con il minimo edittale per le condotte violente che provocano lesioni personali accertate da referto medico che passano da due anni a quattro anni di squalifica o inibizione. In merito al calcio femminile, poi, lo stesso Gravina ha sottolineato come sia stata costituita “una divisione professionistica” a partire dal 1° luglio 2023 attraverso la quale il calcio femminile “comincia ad acquisire una sua vera e propria autonomia”, mentre sulle seconde squadre, è stato consentito che, “in caso di ripescaggio, la prima squadra a essere ripescata sarà sempre una seconda squadra”.

Il Consiglio Federale, poi, ha approvato un pacchetto di norme per conciliare la normativa federale a tutela del valore della competizione sportiva con l’impatto potenziale del Decreto Legislativo n.14 del 12 gennaio 2019 (cosiddetto “Codice della Crisi d’Impresa), che consente la continuità aziendale sia in forma diretta che in indiretta ribadendo, però, la specificità dell’ordinamento sportivo rispetto a quello statale, con indicazioni particolarmente stringenti sia in fase di iscrizione ai campionati che nel prosieguo dell’attività gestionale nel corso della stagione sportiva. Infine c’è spazio anche per gli Europei 2032 e sulla scelta di candidare Cagliari, insieme a Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona e non Palermo: “Un’organizzazione che coinvolgesse due isole avrebbe penalizzato la nostra candidatura. La scelta è caduta su Cagliari perché ha presentato un progetto in stato molto avanzato. Palermo rientrerà comunque tra le città che faranno parte del supporto al percorso che stiamo seguendo. Ci sono tante altre realtà che hanno chiesto di partecipare attivamente e questo è un motivo in più per portare a casa questo obiettivo”, ha concluso Gravina.

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