Champions League

Napoli ko a Barcellona, addio a Champions e Mondiale: ora dieci partite per evitare il disastro

Khvicha Kvaratskhelia
Khivcha Kvaratskhelia, Napoli - Foto Bagu Blanco / pressinphoto / Sipa USA

Addio ai quarti di Champions, e dunque è un passo indietro rispetto allo scorso anno in cui arrivarono i quarti per la prima volta nella storia degli azzurri. Addio già sabato scorso in modo aritmetico quando siamo ancora in inverno alla possibilità di difendere lo scudetto. Addio anche alle chance di qualificarsi al Mondiale per Club, De Laurentiis ci teneva e non poco, ci andrà la Juventus. E il Napoli, ora, per evitare il più completo disastro e la stagione peggiore da diversi lustri a questa parte, ha un solo obiettivo: dieci partite, rimane solo il campionato, in undici settimane da qui alla fine, per provare a rimontare in ottica Champions dell’anno prossimo, al momento distante sette punti se si pensa al quarto posto, quattro se invece si guarda al quinto, che virtualmente qualificherebbe ora come ora un’italiana, anche se lo stesso club partenopeo non ha curato i propri interessi con l’eliminazione dalla coppa più prestigiosa, privando il ranking di una squadra da qui alla fine.

Insomma, è una serata costellata di brutte notizie in un’annata da dimenticare: dopo lo splendido scudetto dello scorso anno, ripetersi era molto complicato e nell’ambiente azzurro era ben chiaro, ma fin qui è una Caporetto su tutta la linea. L’addio di Spalletti un duro colpo, Garcia che non è riuscito a far breccia e ha avuto in fin dei conti meno tempo di quanto ne avrebbe meritato. Poi Mazzarri per raddrizzare la barca, invece il naufragio azzurro è stato sempre più irreparabile, quindi Calzona, il vecchio vice di Spalletti, che ha ottenuto discreti risultati fin qui, riportando anche un gioco in linea con lo scorso anno, ma non è bastato per proseguire il cammino in Champions. Già, perché in questo momento il Barcellona, che come il Napoli non stava vivendo una stagione esaltante, con tanto di passo indietro di Xavi a fine stagione, ha comunque Lewandowski lì davanti e con Osimhen c’è ancora una certa differenza a livello di personalità, e poi ci sono talenti seppur giovani più pronti di quelli azzurri: Yamal e Lopez fanno il bello e il cattivo tempo, e nel complesso ci sono molte più risorse tra i blaugrana, come Cancelo che segna il gol del momentaneo 2-0. Insomma, nell’ambito di un match comunque equilibrato, alla fine ai punti la vittoria dei catalani è meritata e gli azzurri ora hanno dieci partite per non rendere indimenticabile, ma in negativo, l’annata del post-scudetto.

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