Champions League

La partita perfetta, Inter da urlo al Da Luz: Benfica annientato, Inzaghi riconquista tutti

Nicolò Barella
Nicolò Barella - Foto LiveMedia/Fabio Fagiolini

C’è un abisso tra l’Inter di Champions e quella del campionato, non c’è una spiegazione, ma stasera va bene così. I nerazzurri giocano la partita perfetta, quella dei migliori sogni, e ora sono con un piede in semifinale. 0-2 perentorio e meritato in casa del Benfica, data come favorita, reduce dalla vittoria di un girone con Psg e Juventus, anche se pochi giorni fa sconfitta in casa dal Porto in una sfida che col senno di poi può spiegare in parte come la squadra di Inzaghi sia riuscita a dominare al Da Luz. Entrambe reduci da una recente delusione, ma la stagione dei portoghesi era stata fin qui sopra le righe e in molti da queste parti si aspettavano di trovarsi in semifinale.

Invece, mette la testa avanti l’Inter, quella di Barella che segna l’1-0, e poi c’è il (solito) rigore di Lukaku, che dagli undici metri è glaciale e sta rispondendo così al momento no. Sliding doors della partita tra il 55′ e il 77′, quando una tonnara che ha ricordato Oporto non ha portato al gol del pari, mentre un rigore con Var dato da Oliver, proprio quello dei fruttini, per un fallo di mano dell’ex Joao Mario, manda dal dischetto il bomber belga che non perdona. Qualche sbandamento difensivo qua e là, ma tanta concentrazione, il cuore oltre l’ostacolo, facilitati da una prestazione davvero sottotono dei padroni di casa, che tentano di sfondare col fraseggio stretto, hanno effettivamente delle occasioni, Onana miracoloso, ma non danno mai la sensazione di essere padroni del campo.

L’Inter gioca con intelligenza, è capace di soffrire nel finale e si dimostra matura: quella che ci aspettavamo per tutta una stagione e che in fin dei conti abbiamo visto davvero solo in Champions. E’ un problema di testa dunque, e potrebbe essersi sbloccata ora, anche se fra otto giorni c’è da fare l’ultimo passo per giocare una semifinale tutta italiana. Da Salerno, con il disastro nel finale, dalle tante sconfitte o pareggi in trasferta nell’ultimo mese, dalle sei partite di fila senza vittorie, alla gioia più grande: la vera Inter è questa, Inzaghi riconquista la fiducia di tutti e la sensazione è che da qui alla fine possa cambiare tutto.

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