Champions League

Haaland nella storia: 5 gol nel 7-0 del City al Lipsia

Erling Haaland
Erling Haaland, Manchester City - Foto LiveMedia/Ben Roberts/DPPI

Le previsioni parlavano di nevicata imminente e alla fine hanno avuto ragione per pochi minuti. L’unica cosa caduta a fiocchi all’Etihad Stadium per Manchester City-Lipsia però sono i gol. Sette, cinque di Erling Haaland, che replica un’impresa riuscita solo a Messi e Luiz Adriano in una singola gara di Champions League. Il City dilaga e conquista il pass per i quarti di finale di Champions League dopo l’1-1 dell’andata. Rispetto al match di andata, Guardiola ritrova Stones e Laporte, ma solo il primo parte titolare. Per il resto le sorti Champions sono affidate ad Erling Haaland, che non segna nel torneo dal 5 ottobre. Marco Rose deve fare a meno di Nkunku, mentre Dani Olmo torna tra i convocati dopo questi mesi di indisponibilità, ma lo spagnolo parte solo dalla panchina. La prima mezz’ora indirizza già il confronto decisivo. E il prtoagonista è proprio il più atteso di tutti. Al 21′ Henrichs colpisce col braccio in area e il var richiama l’arbitro Vincic concede il rigore. Dagli undici metri va Haaland, che non sbaglia. Due minuti dopo c’è il 2-0 e la firma è sempre di Haaland, ma in questo caso l’80% del gol è frutto del genio di Kevin De Bruyne che carica il destro e colpisce la traversa dalla distanza: sul tap in di testa il norvegese non sbaglia. La timida reazione del Lipsia c’è, ma Werner non arriva su un pallone invitante di Forsberg. E nel recupero del primo tempo c’è il gol che chiude ogni discorso. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ruben Dias devia di testa verso la rete, la palla sbatte sul palo e attraversa la linea prima del rinvio di Haidara sul corpo di Haaland. Non il suo gol più bello, ma è a suo modo storico: superati Rooney, Kaka ed Eto’o per gol in Champions League a soli 22 anni. E’ finita? Neanche per sogno. Al 49′ Gundogan con un mancino in diagonale firma il poker, al 53′ e al 57′ Haaland è nuovamente letale sugli sviluppi di una palla da fermo. Il contatore avanza, superati anche Robben e Griezmann. L’ultima perla di una notte magica, meritatamente, è di Kevin De Bruyne: conclusione da fuori area, palla in rete.

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