Calcio

Spagna: una nuova bufera investe la Federcalcio, perquisizioni e arresti della polizia

Soteras e Rubiales
Soteras e Rubiales - Foto LiveMedia/Felipe Mondino

Una nuova bufera investe la Federcalcio spagnola. Dopo quanto accaduto lo scorso agosto con il bacio strappato durante la premiazione per la vittoria del Mondiale femminile alla calciatrice Jenni Hermoso da Luis Rubiales, allora presidente della RFEF (la Federcalcio spagnola), la Federazione è di nuovo nel caos in seguito alle perquisizioni effettuate dalla Guardia Civil nella sua sede e nelle abitazioni private di alcune importanti figure del panorama calcistico iberico. Oggetto della ricerca sarebbero dei presunti contratti irregolari sottoscritti negli ultimi cinque anni, in particolare riguardanti l’accordo per disputare la Supercoppa spagnola in Arabia Saudita fino al 2029.

Tra le abitazioni private perquisite figurano anche quelle di Rubiales e di Gerard Piqué, ex difensore del Barcellona. Nel 2018 era stato proprio Piqué a spingere per un ampliamento della Supercoppa da due a quattro squadre (le prime due della Liga e le finaliste della Copa del Rey) e di spostare le partite nel paese mediorientale per rendere il torneo più redditizio. L’accordo siglato fruttò alla Federcalcio 40 milioni di euro all’anno per le sei edizioni da disputare a Riad. La Kosmos, società di proprietà di Piqué, avrebbe ricevuto un compenso per la trattativa di 24 milioni di euro per il suo ruolo di mediazione tra il paese arabo e la Federcalcio, allora guidata da Rubiales. Gli inquirenti In avrebbero già emanato almeno sette richieste di arresto e altre cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato sono corruzione aziendale e riciclaggio di denaro. Un’inchiesta che potrebbe avere ripercussioni anche sul Mondiale 2030 che la Spagna dovrebbe ospitare con Marocco e Portogallo, dato che la candidatura dei tre paesi dovrà essere ratificata nel dicembre 2024.

 

La Federcalcio ha poi voluto rilasciare un comunicato ufficiale in merito alla vicenda:

“Oggi la RFEF ha offerto piena collaborazione alle Forze e ai Corpi di Sicurezza dello Stato, nonché al Dipartimento di Giustizia, dopo la perquisizione della sua sede, e ha optato per l’assoluta trasparenza nell’istituzione che gestisce il calcio in Spagna. La Federazione manifesta profonda preoccupazione per gli eventi accaduti oggi offre tutta la trasparenza possibile, onorando i valori che il calcio rappresenta e che i suoi dirigenti devono difendere”.

 

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