Calcio estero

Clasico con crisi diplomatica (ma con la Superlega sempre in testa): Laporta attacca, Perez diserta

Barcellona
Barcellona - Foto LiveMedia/Felipe Mondino

A tenerli uniti è un’eleganza di facciata, quella che prevede alle 13:00 il pranzo di rito tra dirigenze a poche ore dal Clasico più atteso. L’altra cosa che unisce Barcellona e Real Madrid – nel momento di massima crisi diplomatica – è la sentenza sul caso Superlega che la Corte di Giustizia Europea emetterà il prossimo 21 dicembre 2023, con la quale si stabilirà se quello di Uefa/Fifa è un abuso di posizione dominante. L’alleanza tra le due giganti di Spagna però continua a scricchiolare. Florentino Perez infatti diserterà la partita del Montjuïc (ore 16:15), cambiando i piani originari che invece prevedevano la presenza del numero 1 dei Blancos in un momento delicato per la squadra di Carlo Ancelotti. Alla base della decisione ci sono le tensioni degli ultimi mesi, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato il tweet (poi rimosso) di Miquel Camps, membro del Consiglio direttivo del Barca: “Non è razzismo, si merita uno schiaffo perché è un clown. Cosa rappresentano queste giocate inutili e senza senso al centro del campo?”, aveva scritto il dirigente durante Braga-Real in riferimento a Vinicius Jr, recentemente vittima di razzismo a Siviglia. L’assenza del presidente di una delle due squadre per il confronto diretto è vista come il segno di massima tensione.

“Cosa vuole che ci mettiamo in ginocchio a chiedere perdono? Questo giustifica un’intera istituzione come il Real Madrid che impedisce al suo presidente di venire a presenziare ad una partita? Per favore… siamo seri. Forentino Pérez mi sta deludendo”, ha detto Joan Gaspart, ex presidente dei blaugrana a Cadena Ser. Se il caso Vinicius è solo una delle scintille di tensione, le parole di Joan Laporta all’Assemblea generale del Barca rischiano di essere la fiamma intera. Il presidente blaugrana aveva parlato di “madridismo sociologico” in relazione al ‘Caso Negreira’, uno dei tasselli, secondo Laporta, di un piano orchestrato per screditare il Barcellona. Poi c’è il campo. Xavi ha tanti dubbi. Pedri, Kounde, Sergi Roberto, Lewandowski e de Jong si sono allenati in gruppo alla vigilia, ma sono tutti ancora da monitorare minuto dopo minuto. L’unico dilemma di Ancelotti è la posizione di Camavinga, che potrebbe agire terzino. Nel tridente invece spazio agli intoccabili Bellingham, Rodrygo e Vinicius. Per quest’ultimo attesa una pioggia di fischi (si spera solo quelli). “Qualcuno può interpretare le azioni di Vinicius come una provocazione, ma per me sinceramente non lo sono. Ovviamente sa già che se fa queste cose sarà fischiato. Ma forse gli fa piacere essere fischiato, non lo so…”, ha detto Ilkay Gundogan, pronto a vivere il primo Clasico da calciatore del Barcellona. Strano a dirsi ma questi due club, nel momento di massima tensione, saranno alleati politici tra poco più di un mese.

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