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NBA: crisi infinita per i Pistons, 18 sconfitte di fila e futuro in bilico

NBA - Little Caesars Arena - Detroit Pistons
Little Caesars Arena - Photo by MGoBlog (CC BY-NC 2.0)

Dopo aver cominciato la stagione con 2 vittorie nelle prime 3 partite, i Detroit Pistons sono caduti in una crisi inesorabile ed un impietosa striscia di risultati negativi. La franchigia del Michigan non vince dal 29 ottobre scorso ed ha incassato una serie di 18 sconfitte consecutive che gli costano il peggior record di tutta la Lega (2-19). Come se non bastasse, a vedere come e da chi sia costituito il ‘roster’, programmare le mosse future e prendere una direzione per provare a svoltare le prestazioni ed i risultati in campo, per il General Manager e la dirigenza dei Pistons, non è affatto semplice.
Come ogni ‘team’ che riparte da zero ed opta per la ricostruzione della squadra, Detroit ha sacrificato contratti di giocatori importanti e, soprattutto, anni per assicurarsi le scelte al ‘Draft’ ed imbastire piano piano una squadra che anno dopo anno potesse affermarsi come ‘Contender’ al titolo NBA, scegliendo i migliori collegiali nel panorama americano prossimi all’approdo nella Lega più prestigiosa del mondo.

Di seguito, la composizione dei giocatori a ‘roster’ dei Detroit Pistons: Pick n.1 (2021) – Cade Cunningham, Pick n.2 (2019) – James Wiseman, Pick n.2 (2018) – Marvin Bagley III, Pick n.5 (2022) – Jaden Ivey, Pick n.5 (2023) – Ausar Thompson, Pick n.7 (2020) – Killian Hayes, Pick n.9 (2017) – Kevin Knox, Pick n.12 (2021) – Isaiah Livers, Pick n.13 (2022) – Jalen Duren, Pick n.16 (2020) – Isaiah Stewart.

Gli anni passano ma, i Pistons, nonostante un numero così importante di “lottery pick” quasi mai visto nella storia, continuano a rimanere i peggiori in NBA; ma, soprattutto, non si vedono miglioramenti sostanziali ed, anzi, spesso si vedono pure delle regressioni preoccupanti. Anche la scelta di ingaggiare, e rendere il secondo allenatore più pagato di tutta la Lega, l’ex coach dei Phoenix Suns Monty Williams, con cui ha disputato con la franchigia dell’Arizona le Finals NBA 2021, non sembra smuovere le acque e dare un ‘input’ diverso alla franchigia dell’ ‘East Coast’ degli Stati Uniti.

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