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Basket, Petrucci: “Mi ricandido alla Presidenza. Pozzecco? Giusto concedergli quest’opportunità”

GIanni Petrucci
GIanni Petrucci - Foto Sportface

“Non sono mai stato convinto che il part time per un c.t. fosse una buona scelta. Ma ho visto come vanno le cose e i tempi cambiano. Ho riflettuto, mi sono confrontato con il vicepresidente vicario Federico Casarin, numero 1 di Venezia, e abbiamo deciso di lasciarlo libero. Trovo giusto che un allenatore bravo come Pozzecco possa vivere l’emozione delle partite settimanali e il lavoro sul campo di tutti i giorni. Soprattutto ora che c’è solo una finestra per le Nazionali durante l’anno”. Il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, commenta così la decisione di permettere al ct della Nazionale di poter allenare anche il Villaurbanne.

Petrucci ha il contratto in scadenza nel 2024, ma all’orizzonte c’è una nuova candidatura: “Sui limiti ai mandati, il Parlamento ha detto che posso ricandidarmi: perché non accontentarlo? Io al basket mi trovo bene, la maggior parte delle persone mi vuole bene ed è il giudizio di chi crede in certi valori. Sono una persona normale, i fenomeni non fanno sport. Ho avuto buoni risultati e finché il buon Dio mi darà la salute, sono disponibile”, spiega il dirigente azzurro.

Petrucci poi torna sul Mondiale. “Sono parzialmente soddisfatto. Prima dell’inizio c’era chi diceva che non avremmo fatto strada, invece siamo arrivati ai quarti. Dopo tanti anni, nelle ultime stagioni abbiamo giocato due Mondiali e siamo tornati anche all’Olimpiade, dove siamo arrivati quinti. I risultati ci sono, anche nel tre contro tre”. Per arrivare a Parigi 2024 c’è da superare un torneo Preolimpico che si preannuncia complesso: “Difficilissimo. Mi dispiace che il presidente del Coni non citi la pallacanestro parlando delle squadre nazionali che possono ancora qualificarsi a Parigi. Si parla tanto di cultura della sconfitta, poi si perde e apriti cielo”. Chiusura sull’ex capitano della Nazionale Gigi Datome. “Se può avere un futuro anche in Fip? Dipende da lui. L’ho visto a Roma da poco, ci siamo parlati, può ricoprire qualsiasi ruolo. Gigi è il figlio che ogni famiglia vorrebbe avere”.

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