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Basket Mondiali 2023, Pozzecco tira le somme: “Cinque anni fa immaginarci nelle prime otto era impensabile”

Gianmarco Pozzecco
Gianmarco Pozzecco, Italbasket - Foto LiveMedia/Fabio Fagiolini

La sensazione è che l’Italia ha fatto tutto quello che doveva e che soprattutto poteva fare ai Mondiali. La selezione di Pozzecco non era la più forte, né la più debole: doveva pensare a passare la fase a gironi e poi navigare a vista, conscia del fatto che doveva affrontare poi selezioni più forti e più strutturate. Diciamo che con l’USA, soprattutto dopo che gli States erano reduci dalla sconfitta contro la Lituania, era l’avversario più difficile ed impossibile da superare. Per questo, il settimo o l’ottavo posto dell’ItalBasket può essere considerato un risultato da accettare e da cui poter ripartire. Su questa lunghezza d’onda sono arrivate la parole del CT Gianmarco Pozzecco.

Le parole di Pozzecco dopo la sconfitta contro la Lettonia, che è costata il quinto posto: “Congratulazioni a Luca Banchi e la Lettonia, non solo per oggi. Hanno fatto un grande lavoro in tutto il torneo. Abbiamo parlato prima del torneo del fatto che fossimo sfortunati. Loro hanno perso all’ultimo tiro, hanno avuto l’opportunità di continuare. E noi abbiamo giocato contro gli USA. Ma allo stesso tempo siamo orgogliosi perché abbiamo due coach italiani tra le migliori otto e il terzo, Scariolo, che ha mancato per poco l’accesso ai quarti. Per il basket italiano è un ottimo segnale. Solitamente parlo dei giocatori, ma volevo dire qualcosa per la mia categoria. Sicuramente è stata una strana partita per noi. Loro hanno meritato di vincere, ma è stata una gara strana per noi con Fontecchio fuori. Guardiamo avanti. I nostri ragazzi più giovani ci hanno aiutati molto, per loro è importante giocare partite come queste per crescere. Siamo felici perché siamo nella giusta direzione. Ora andremo con la testa all’ultima gara, che sarà anche l’ultima di Gigi che stasera ne ha messi 20. Lui è unico. Pensavo un paio di giorni cosa dire su Gigi, me lo chiedono da tutto il mondo. “Che tipo di persona è? Che giocatore è?”. Ho pensato che “unico” fosse una parola che lo rappresentasse al meglio. Devi spiegare cosa vuol dire unico. Ma se è unico non hai termini di paragone. Quindi è difficile da spiegare perché sia unico. È unico perché è unico“.

Sul cammino dell’Italia: “Io non l’ho detto prima, lo dico ora. Ho sempre avuto la sensazione che l’Italia negli ultimi 20 anni non potesse qualificarsi al Mondiale perchè fosse scarsa. La verità è che oggi abbiamo alzato talmente tanto l’asticella, che la cosa che più mi è dispiaciuta è che noi siamo entrati in campo convinti di poter battere gli Stati Uniti. Negli ultimi tre/quattro anni questi ragazzi hanno dimostrato a sé stessi e non solo di poter essere in questo torneo. E in questa edizione ancora di più. Essere qui, tra le prime otto, è qualcosa che cinque anni fa sembrava uno scherzo. Poi si possono avere punti di vista differenti. Ma questa è la verità. Perché ero fuori dalla Federazione. E quando ero fuori, vedevo che la Nazionale non era in grado di raggiungere questi risultati. Negli ultimi tre Mondiali non ci siamo qualificati. E questa estate tutti in Italia, guardandoci contro gli USA, abbiamo convinto i nostri tifosi di poter vincere contro gli USA. Se uno non capisce che siamo arrivati al punto di far credere a tutti di poter battere l’America, che abbiamo alzato l’asticella talmente tanto da guardare Italia vs USA pensando di andare in semifinale. E non si rende conto che è straordinario. La differenza l’ha fatta quella partita lì, non quella di oggi. Vi garantisco, e questa è una mia opinione, contro qualsiasi altra squadra saremmo andati in semifinale“.

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