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Atletica, Diamond League 2023: undici italiani in gara a Parigi, c’è Marcell Jacobs

Marcell Jacobs
Marcell Jacobs - credits Colombo/Fidal

Nella giornata di venerdì 9 giugno, dalle ore 21:00 alle 23:00, allo stadio Chartley di Parigi andrà in scena la quarta tappa della Diamond League 2023, che sarà trasmessa in diretta tv su Rai 3 e Sky Sport Arena. C’è grande attesa per la gara dei 100 metri, alla quale è iscritto anche il campione olimpico di Tokyo 2020 Marcell Jacobs. L’atleta della Fiamme Oro, dopo l’ennesimo problema fisico, proverà a tornare al top confrontandosi con il campione del mondo dei 200 metri Noah Lyles, il keniano Ferdinand Omanyala, lo statunitense Ronnie Baker, gli africani Letsile Tebogo (Botswana) e Benjamin Azamati (Ghana), il giamaicano Yohan Blake, il francese Mouhamadou Fall.

Molto importante anche la gara della staffetta 4×100, che andrà a caccia di un tempo che possa permetterle di avvicinnarsi alla qualificazione per i Mondiali di Budapest: la squadra italiana sarà composta dai campioni olimpici Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu e uno tra Marco RicciMatteo Melluzzo per la seconda frazione.

Nel salto in alto ci sarò il bronzo mondiale Elena Vallortigara, che sfiderà la vicecampionessa olimpica Nicola Olyslagers (Australia), la statunitense Vashti Cunningham e l’ucraina quarta a Tokyo e Eugene Iryna Gerashchenko. Per quanto riguarda i 3000 siepi il bronzo europeo Osama Zoghlami può confermare l’ottimo debutto di Rabat dove si è espresso in 8:14.58. Il siciliano dell’Aeronautica dovrà vedersela contro il campione d’Europa Topi Raitanen (Finlandia) e l’etiope argento olimpico e mondiale Lamecha Girma. In campo femminile spazio alle primatiste con il bronzo europeo nel martello Sara Fantini, l’astista Roberta Bruni e la discobola Daisy Osakue.

Per quanto concerne le altre gare c’è grande curiosità anche per la primatista del mondo dei 400hs Sydney McLaughlin-Levrone (Usa), che sarà impegnata nei 400 piani. Duello tra primatiste mondiali nei 5000 metri: la keniana regina del Golden Gala Faith Kipyegon (3:49.11 WR a Firenze nei 1500) sfida sul terreno avversario la primatista dei 5000, l’etiope Letesenbet Gidey. Il norvegese Jakob Ingebrigtsen ambisce a sfilare a Daniel Komen la migliore prestazione mondiale delle 2 miglia (7:58.61 nel 1997). Altri protagonisti di spicco l’americano Grant Holloway nei 110hs, il greco Miltiadis Tentoglou nel lungo, il keniano Emmanuel Korir negli 800.

In vista dell’appuntamento di Parigi il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs si è detto carico:Sono qui per divertirmi e cominciare finalmente la mia stagione. Ora stiamo bene, se siamo a Parigi è perché siamo pronti per gareggiare e metterci in gioco. È la prima gara, che in realtà doveva essere la terza ci siamo detti che le problematiche delle stagioni scorse non dovevano ripetersi, e che prima di tutto ci dovesse essere ‘continuità’ a livello fisico. La cosa più importante è stare bene fisicamente e mentalmente: volevo esser sicuro di gareggiare senza rischiare nulla e dover interrompere la stagione. Nervoso? No, tranquillo. Quando vedevo gli altri gareggiare, sapevo che una corsia era la mia, e non è stato semplice. Ma questo mi ha portato a essere sempre più forte e mi ha dato tanta energia e ancora più voglia di dedicarmi a quello che faccio. Tutti i miei avversari di domani hanno già corso, sono l’unico che non ha ancora il tempo quest’anno: mi sarà da stimolo”.

“Non mi alleno per non gareggiare o perché non ho niente da fare. Faccio tutto per un motivo ben preciso. La mia idea era fare le prime tre gare, poi si sa che lo sport ti porta a prendere decisioni difficili e per me non è stato facile rinunciare alle prime due. Come quando sei in macchina, è inutile guardare lo specchietto retrovisore, bisogna guardare il parabrezza per vedere cosa c’è davanti”, ha aggiunto Jacobs.

Sulle critiche ricevute: È normale che gli altri possano parlare più di quanto dovrebbero, ma fa parte del gioco, è giusto che lo facciano: io parlo con i risultati. Queste cose mi divertono, vuol dire che tutti vogliono provare a battermi e mi ritengono un atleta forte. Questo è l’importante. Sono contentissimo di essere qui, il mio grandissimo obiettivo nel 2024 è riconfermare i risultati di Tokyo: sarà un anno e mezzo impegnativo, con un Mondiale in mezzo, l’unica medaglia che mi manca. Tutto quello che faccio in questa stagione è per andare a prendermi l’oro di Budapest. Quello sarà il primo step verso le Olimpiadi”.

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