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Swiatek non è umana, Parigi è ancora il suo regno. Brava lo stesso Jasmine!

Iga Swiatek Roland Garros
Iga Swiatek - Foto Xinhua News Agency.All Rights Reserved / IPA

Ci sarà un motivo se da quando c’è lei lo chiamano ‘Poland Garros’. Iga Swiatek vince ancora a Parigi e quasi non fa notizia. E’ durata appena 68 minuti la finale, in cui la numero uno al mondo ha liquidato Jasmine Paolini con il punteggio di 6-2 6-1. Un match a senso unico, come il precedente, e quello prima e quello ancora prima. L’unica giocatrice ad impensierirla è stata Naomi Osaka al secondo turno, ma una volta superato quell’ostacolo ha travolto qualsiasi avversaria abbia incontrato nella sua strada verso il titolo. E anche questa è diventata un po’ una costante perché anche nei titoli vinti nel 2022 e nel 2023 (terza giocatrice di sempre a fare tripletta dopo Henin e Seles) ha faticato in un solo match, perdendo un solo set (rispettivamente contro Zheng e Muchova).

Ormai c’è poco da dire se non che il Roland Garros femminile sta vivendo un’epoca molto simile rispetto a quella che il Roland Garros maschile ha vissuto con Rafa Nadal. E il discorso si potrebbe allargare anche alla terra battuta visto che la numero uno al mondo è riuscita a vincere nell’ordine i tornei di Madrid, Roma e Parigi. Il tutto perdendo appena tre set (uno per torneo) e dimostrando una superiorità clamorosa. Per Iga sono inoltre arrivati la ventunesima vittoria consecutiva al Roland Garros (non perde dal 2021!) e il quinto Slam della carriera (agganciate, per citarne due, Martina Hingis e Maria Sharapova). E tutto questo a soli 23 anni – compiuti pochi giorni fa – a testimonianza di come il suo regno sul Court Philippe Chatrier possa durare ancora tanto, ma tanto tanto tanto.

Sulla finale in sé c’è poco da dire visto che di fatto è durata tre game. Paolini ha annullato una palla break nel secondo gioco, ha strappato la battuta all’avversaria nel game seguente e poi si è inchinata alla tennista più forte del mondo, venendo spazzata via senza poter fare nulla per evitarlo. Non si può neanche dire che Jasmine abbia giocato male, anzi con ogni probabilità certi suoi colpi sarebbero stati molto incisivi contro altre avversarie. Swiatek però è di una categoria a parte e l’ha subissata di vincenti, dimostrando una superiorità clamorosa. Nessun rimpianto per Paolini, la cui sconfitta odierna non cancella minimamente lo storico torneo che ha disputato, senz’altro il migliore della sua vita.

Sono stati i giorni più belli della mia vita” ha detto con la voce rotta Paolini durante la cerimonia di premiazione. Ed è proprio da qui che dovrà ripartire l’azzurra, che sta vivendo il miglior momento della sua carriera e può davvero puntare in alto. A debuttare in top 10 ce l’ha fatta, a qualificarsi alle Finals potrebbe farcela, a vincere uno Slam… mai dire mai. La sconfitta odierna ci può stare – anzi, sarebbe stato strano il contrario – ma il Roland Garros che ha giocato Paolini è stato fantastico e non è ancora finito visto che c’è ancora la finale di doppio da giocare. La scena sullo Chatrier se la prende Swi4tek, ma a Jasmine vanno solo applausi e un ‘bravissima’ per quello che è riuscita a fare. Il suo futuro è luminoso.

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