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Atp Parigi-Bercy, Dimitrov: “Non mi vergogno di aver pianto, Djokovic è spettacolare”

Grigor Dimitrov
Grigor Dimitrov - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

Grigor Dimitrov ha parlato della settimana all’Atp Parigi-Bercy, dopo la finale del torneo persa conto Djokovic. “È stata una settimana incredibile, il mio obiettivo era fare un buon torneo. Ovviamente non sapevo che sarei arrivato in finale, ma ero molto emozionato per il modo in cui stavo giocando, ottime vittorie. Devo restare positivo e continuare ad avere fiducia che le cose andranno bene. Attualmente è difficile spiegare le emozioni. Vuoi il titolo ed è difficile quando non succede. Non devo piangermi addosso, sono arrivato molto vicino a ottenere qualcosa che desidero davvero da molto tempo. Il mio obiettivo non era vincere il torneo, ma più dal punto di vista mentale che fisico. Non mi vergogno di aver pianto, è semplicemente successo. Sono triste. Non è mai divertente perdere una finale”.

Novak Djokovic definitivo dal tennista ‘di un altro livell0’: “La sua profondità di palla è spettacolare, soprattutto lo è stata oggi. Anche se non si sentiva al meglio fisicamente mi ha messo in una situazione scomoda, mi ha fatto lavorare su ogni tiro. Penso anche che il mio servizio sia stato inattivo oggi, ero un po’ piatto, questo è il riassunto della partita. Naturalmente, battere Novak in finale è probabilmente uno dei più grandi successi nel nostro sport. Ho molto rispetto per lui, il modo in cui gareggia in pista è di un altro livello”.

Cosa ci si può aspettare da Grigor Dimitrov nel 2024?: “In questo momento sono sotto l’effetto dell’adrenalina, non voglio dire troppo perché non ci ho pensato molto. L’unica cosa che so per certo è che voglio essere sempre in questa posizione, il che significa che darò il massimo. Voglio assicurarmi di sfruttare quei momenti. Questa settimana sono riuscito a stare bene mentalmente e fisicamente. Ci sono molte cose positive da portare via. Allo stesso tempo ho bisogno di vedere le cose in cui posso migliorare. Sento che ci sono alcuni piccoli dettagli che posso fare leggermente meglio e che possono apportare un grande cambiamento nel mio gioco“.

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