Poster Gervonta Davis - Ryan Garcia
In Evidenza

Boxe, Gervonta Davis vince a Las Vegas: Ryan Garcia ko al settimo round

Era un match che poteva esaltare o ridimensionare una carriera. In realtà, nella notte di Las Vegas, se è vero che da un lato la vittoria per ko al settimo round consacra Gervonta Davis come un pugile di vertice, dall’altro Ryan Garcia, 24enne californiano, ne esce sì sconfitto, ma con un salto d’immagine non indifferente per chi da anni è considerato da molti alla stregua di una star da social. Invece, King Ryan (il suo soprannome) in questo 2023, dopo essere guarito dallo stato di depressione che in passato lo ha allontanato dal ring, è apparso determinato, sicuro dei propri mezzi e intenzionato ad affrontare anche le difficoltà imposte dal contratto, come il catchweight a 136 libbre e la clausola di reidratazione che l’hanno costretto prima a tagliare sotto i 138 (come non faceva da due anni) e poi a non poter reidratare oltre le 10lbs.

Anche questo è un fattore della sconfitta, ma alla fine nessun alibi: “Mi sono sentito un po’ debole, è vero. Ma ho firmato io il contratto e quel contratto l’ho voluto. Mi sento molto più forte al limite delle 140lbs. Salirò di categoria e intendo sfidare i migliori”, le parole di Garcia dopo la prima sconfitta in carriera. Insomma, il passo falso di Las Vegas potrebbe aver paradossalmente fornito la svolta della carriera del californiano di origini messicane.

Ma prima di tutto certifica quel che già tutti pensavano: Gervonta Davis è un talento, di quelli che nascono poche volte in una Baltimora che offre poche possibilità a chi deve fare a pugni con la vita già nell’infanzia. Eppure, il ‘Tank’ – che sul ring ci vive da quando ha 5 anni – anche oggi ha dimostrato il suo livello. Si tratta della sua 29esima vittoria, la 27esima per ko. Un successo che arriva sotto gli occhi di Mike Tyson e Floyd Mayweather, quando sui cartellini era ancora tutto aperto. Garcia va al tappeto per la prima volta nel secondo round a causa di un gancio sinistro, in quella che sembrava una ripresa a lui favorevole, tant’è che nessun giudice assegna un 10-8 a Davis. Il colpo che chiude ogni discorso arriva al settimo round. Ryan e Gervonta scambiano, la velocità dei colpi è tale che quando Garcia si accascia, pochi secondi dopo un montante al corpo, un boato di sorpresa si alza dall’arena di Paradise. C’è il conteggio, ma è uno di quei colpi duri da assorbire e che tante volte ha sorriso proprio a King Ryan (chiedere a Luke Campbell). Stavolta il 24enne – che nel sesto round aveva portato un gancio duro alla tempia – non si rialza prima del 10.

“Pensavo che si sarebbe rialzato, ma mi piace fare giochi mentali, quindi mi ha guardato e io lo stavo guardando cercando di dirgli di alzarsi, poi ha scosso la testa , ‘NO'”, rivela Davis sugli istanti finali. Ora per il ‘Tank’ (oltre ad un processo il 5 maggio per un incidente stradale) c’è il prossimo capitolo della sua carriera. Devin Haney (impegnato contro Lomachenko a maggio) o Shakur Stevenson, non importa. L’asticella si alzerà ancora e nell’universo dei pesi leggeri c’è una stella in più.

SportFace