
Dopo il nono titolo di Marquez, per Valentino Rossi è un momento molto particolare. Le frizioni nei box sono state accese e hanno scatenato la bufera.
Il Mondiale 2025 è stato tra i più combattuti degli ultimi anni, ma con un epilogo piuttosto prevedibile: Marquez ha dominato la scena, conquistando gara dopo gara con una superiorità quasi imbarazzante. Dietro di lui, invece, il gruppo degli inseguitori non è riuscito a tenere il passo. Francesco Bagnaia, protagonista assoluto due stagioni fa, ha vissuto un’annata difficile, con troppi alti e bassi rispetto al trionfo del 2023. In mezzo a tutto ciò, Rossi ha continuato a osservare e a lavorare nel suo nuovo ruolo di team owner, vedendo crescere la propria creatura con orgoglio e qualche inevitabile grattacapo.
La VR46 Racing ha infatti raccolto buoni risultati e conferme, ma anche tensioni interne. I due piloti del team, Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio, hanno spesso duellato ruota a ruota, portando in pista lo spirito combattivo che da sempre contraddistingue la scuola di Tavullia. L’ultima scintilla si è accesa nel weekend di Mandalika, dove i due compagni di squadra si sono resi protagonisti di una sfida accesa, terminata con qualche parola di troppo.
Frizioni Morbidelli-Diggia, arriva la replica dell’italo-brasiliano: “Lamentele? Mi affido al giudizio di Crafar”
Il weekend indonesiano ha riacceso le tensioni all’interno del box giallonero. Dopo la Sprint Race di Mandalika, Fabio Di Giannantonio aveva criticato apertamente il compagno di squadra Franco Morbidelli, accusandolo di sorpassi troppo aggressivi e definendo alcune sue manovre “stupide”. Un attacco che non è passato inosservato, tanto più che i due hanno chiuso anche la gara della domenica l’uno dietro l’altro, ancora con Morbidelli davanti. La risposta dell’italo-brasiliano non si è fatta attendere: “Ho sentito alcune lamentele sui miei sorpassi, ma devo dire che Simon Crafar è molto attento a questi aspetti. Sta controllando i miei sorpassi in modo clinico e mi affido al suo giudizio, che è sempre equo e coerente”. Morbidelli ha ricordato come in passato abbia accettato senza discussioni le penalità ricevute, sottolineando la correttezza dell’arbitro neozelandese: “Ogni sanzione che mi ha dato era giusta. Ho imparato molto, ora cerco di restare aggressivo ma entro i limiti del regolamento”.

Il pilota della VR46 ha poi chiuso la polemica con un messaggio diretto: “Non vedo motivo di lamentarsi. Abbiamo un ottimo arbitro, e se non ci sono stati richiami significa che tutto è andato come doveva”. Un episodio che testimonia la grande competitività all’interno della squadra di Valentino Rossi, dove anche una lotta interna può diventare un’occasione per crescere. E mentre Marquez festeggia il suo nono titolo, il “Dottore” osserva da lontano un paddock che, tra successi, tensioni e nuovi talenti, continua a parlare ancora di lui.