
Ferrari che disastro
Ecco svelato il motivo per cui Ferrari sta andando così male. La squadra fa i conti con un vuoto incredibile.
La stagione del team Ferrari non sembra destinata a concludersi positivamente né con una nota di speranza per l’anno prossimo. Fuori matematicamente sia dalla gara per il titolo Piloti che per il titolo Costruttori, il team italiano di Frederic Vasseur non sembra davvero attraversare la fase di ripresa che i tifosi si auguravano dopo il rinnovo contrattuale del Team Principal francese.
I problemi sono tanti ed è difficile pensare che siano iniziati quest’anno, per un team che da 18 stagioni di fila non riesce ad ottenere un risultato degno della sua illustre storia. Questo nemmeno con piloti di talento spaziale come Charles Leclerc, vicino a riportare il titolo in Ferrari nel 2022 quando ha avuto effettivamente un’auto competitiva o Lewis Hamilton, vincitore di ben 7 titoli in tutta la sua carriera.
La SF-25 non performa bene, c’è un esodo di personale – Zimmermann e Schmidt sono solo gli ultimi ad aver lasciato la squadra – e per giunta problemi di ogni tipo, dalle comunicazioni ai freni delle monoposto, hanno assillato i piloti per tutto l’anno. In questo contesto secondo un ex pilota c’è solo una cosa che potrebbe risollevare le sorti di Ferrari, il problema è che nessuno riesce a trovarla.
Ferrari disastrosa per un motivo: c’è un vuoto
Pur non avendo mai corso in prima persona in Ferrari Riccardo Patrese, noto pilota italiano che conta 257 partecipazioni a gran premi ufficiali in F1 e anche 6 gran premi vinti tra Arrows, Alfa Romeo, Williams e molti altri, è una persona che conosce bene il Circus, l’ambiente della Formula 1 e i problemi che un pilota o una squadra possono incontrare durante una sessione di gara.

Il pilota è stato intervistato da Escapist Magazine ed ha svelato qual è il vero problema della scuderia, legato in primis ad una mancanza di leadership: “Non c’è nessuno che abbia la posizione che aveva Adrian Newey in Red Bull o che ha Andrea Stella in McLaren. Serve un totem tecnico, una figura di riferimento”, ragiona Patrese unendosi ai colleghi che credono che Michael Schumacher ai tempi fosse proprio questo tipo di figura che serve alla squadra.
Anche l’attenzione mediatica negativa che risultati come questo attirano, mostrando che il team ha tirato i remi in barca e andrà a risparmio energetico fino a fine stagione, non aiuta molto: “La Ferrari si sta già concentrando sul 2026, sì, ma il problema è che sono la Ferrari”, conclude Riccardo Patrese ricordano l’attenzione e i riflettori accesi sul team. A questo punto, se bisogna aspettare il 2026 per vedere vincere una Ferrari, forse, ci verrebbe da chiederci che senso abbia seguire ancora la stagione. O no?