
Nel girone di qualificazione a San Juan le Azzurre sfideranno Stati Uniti e Spagna, potenze già note, ma anche tre rivali meno frequentate: Porto Rico, Senegal e Nuova Zelanda. Un’analisi dei roster, dei percorsi recenti e dei precedenti storici contro l’Italia.
A sei mesi dal torneo pre-Mondiale di basket femminile che deciderà il futuro delle Azzurre (San Juan, 11-17 marzo 2026), si guarda alle caratteristiche delle avversarie. Se Stati Uniti e Spagna rappresentano potenze consolidate, per Porto Rico, Senegal e Nuova Zelanda il discorso è diverso: meno precedenti storici con l’Italia, ma roster con individualità capaci di incidere.
Segui le nostre dirette e i nostri contenuti su Sportface Tv. Per scaricare gratuitamente l’app di Sportface TV, puoi accedere al Play Store per Android e scaricare l’app Sportface. Se hai un dispositivo iOS, puoi scaricare l’app dall’App Store. L’app è disponibile anche per l’uso web tv.sportface.it
Porto Rico ha chiuso l’ultima Women’s AmeriCup con quattro vittorie e tre sconfitte, mostrando talento e solidità. La leader è Arella Guirantes, ex Schio e scelta WNBA delle Los Angeles Sparks, che viaggia a 17 punti di media. Attenzione anche a Mya Hollingshed (9.9 punti e 7 rimbalzi), presenza importante sotto canestro.
Senegal, quarto all’AfroBasket 2025, si è fermato in semifinale contro la Nigeria prima di perdere di misura la finale per il bronzo contro il Sud Sudan. La guardia Cierra Dillard, in forza all’Hapoel Kfar Saba, è la giocatrice di riferimento con 13.5 punti e 5.5 rimbalzi.
Nuova Zelanda ha chiuso al quinto posto l’Asia Cup 2025 battendo le Filippine. Esra McGoldrick (Casey Cavaliers, Australia) è stata la migliore realizzatrice con 15 punti di media e un ottimo 42% da tre.
Per l’Italia, che esordirà l’11 marzo proprio contro Porto Rico, i precedenti parlano chiaro: mai affrontata la squadra centroamericana, tre vittorie su tre contro la Nuova Zelanda, cinque successi e una sconfitta con il Senegal. Diverso il bilancio con Stati Uniti (5 vinte, 9 perse) e Spagna (17 vinte, 17 perse, ma nessun successo azzurro dal 2001).
Un girone dunque complesso, con due giganti e tre rivali meno note ma non da sottovalutare: la qualificazione a Berlino passerà anche da queste sfide “nascoste”.