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Roland Garros 2023, day 10: nessuna sorpresa, sarà Djokovic-Alcaraz

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

Le attese per questo decimo giorno del Roland Garros 2023 non sono state tradite. Con l’inizio dei quarti maschili e femminili i colpi da campione sui campi del circuito parigino non si sono risparmiati e le partite in programma hanno offerto spettacolo ed emozioni agli appassionati. Tuttavia, non ci sono state grandi sorprese e i favoriti sono approdati tutti al turno successivo.

La giornata si è aperta con le due sfide femminili: Karolina Muchova ha superato Anastasia Pavlyuchenkova, finalista nel 2021, con il punteggio di 7-5 6-2, centrando la prima semifinale in carriera nello Slam su terra, la seconda a livello Major dopo quella dell’Australian Open 2021. Questo successo le garantisce il ritorno tra le prime venti tenniste del mondo e vale un riscatto importante dopo tutti i guai fisici che l’hanno colpita nell’ultimo periodo. L’avversaria della semifinale sarà Aryna Sabalenka, che ha sconfitto Elina Svitolina interrompendo la bella favola parigina della tennista ucraina, che tornerà in top 100 dopo meno di un anno. Il punteggio, 6-4 6-4, non racconta del tutto una partita che è stata ricca di stravolgimenti soprattutto nel secondo set, quando Svitolina si era portata in vantaggio di un break prima di concedere il servizio nel turno successivo dopo un’aspra lotta. Per la bielorussa si tratta della prima semifinale al Roland Garros, unico torneo dello Slam in cui ancora non aveva raggiunto questa fase del tabellone. Continua il 2023 da urlo di Sabalenka, che arriva a dodici vittorie consecutive nei Major e sembra in uno stato di forma fisica e mentale impeccabile.

Nel tabellone maschile, invece, grande prova di Novak Djokovic, che ha superato in quattro set Karen Khachanov con il punteggio di 4-6 7-6(0) 6-2 6-4 e ha ottenuto la vittoria numero 90 al Roland Garros raggiungendo la dodicesima semifinale nello Slam parigino. Nel primo set è stato il russo a comandare il gioco, concedendosi anche il lusso di non sfruttare ben sei palle break. Djokovic ha giocato in maniera compassata, lasciando sfogare l’avversario, tirando poco e male. Nel secondo parziale, però, il serbo ha dimostrato ancora una volta di essere un animale da Major e si è acceso nel momento più importante: il tie-break, giocato in modo impeccabile, annientando ogni sicurezza dell’avversario e trasformandosi in un gigante capace di coprire il campo per intero. Khachanov ha provato a rientrare in campo con determinazione, ma Nole ha approfittato della situazione con la sua solita forza mentale e ha strappato il servizio al russo nel primo game del terzo set, riuscendo a dominare in scioltezza. La partita è stata comunque avvincente, ma Djokovic non è mai sembrato veramente in difficoltà e ha mantenuto la striscia di imbattibilità negli Slam del 2023.

Nessuna sorpresa per quello che sarà il rivale di Nole: Carlos Alcaraz ritroverà il serbo dopo l’unico precedente di Madrid 2022 e regalerà al pubblico francese una finale anticipata. Lo spagnolo ha demolito Stefanos Tsitsipas, portando a casa una vittoria rotonda, maiuscola e per certi versi inattesa. Se in pochi pensavano che il greco potesse imporsi sul numero uno al mondo, probabilmente nessuno pensava che non sarebbe riuscito a opporre che una debole, a tratti nulla, resistenza. Il risultato, 6-2 6-1 7-6(5), racconta bene quella che è stata una partita dominata dal ventenne di Murcia sia sul piano del gioco che su quello mentale, gestita con maestria anche nei momenti meno semplici, quando la difficoltà in risposta e i tre match point non sfruttati hanno portato al tie-break con cui si è chiuso il terzo set. Stefanos non è un novellino di questi palcoscenici, ma Alcaraz è riuscito a domarlo e a respingere i minacciosi e continui tentativi di variazione. Probabilmente la condizione fisica dell’ateniese non era la migliore, e la partita non è decollata prima che fosse ormai troppo tardi. Si tratta della prima semifinale parigina per Carlitos che, senza Nadal, appare comunque determinato a mantenere l’egida spagnola sul Major della terra rossa.

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