Formula 1

Mattia Binotto entra nel cda Texa: coordinerà il piano strategico della divisione e-Powertrain

Mattia Binotto
Mattia Binotto - Foto LiveMedia/Xavi Bonilla/DPPI

Nuova avventura per Mattia Binotto dopo l’addio alla Ferrari. L’ex team principal di Maranello riparte dalla Texa S.p.A., la Società di Monastier di Treviso fondata da Bruno Vianello nel 1992 e da lui portata a detenere la leadership internazionale nel settore della diagnostica per auto, moto e camion, che occupa circa 1000 addetti. L’azienda “ha allargato, martedì 20 febbraio, il proprio Consiglio di Amministrazione con l’inserimento dell’ing. Mattia Binotto, affidandogli il coordinamento strategico dell’ambiziosa divisione E-Powertrain”, si legge un una nota della stessa azienda in cui si spiega anche che “Binotto diventa così consigliere delegato di Texa, affiancando lo stesso Bruno Vianello, presidente e Ceo, Eugenio Razelli, vicepresidente, e Massimo Varaschin, consigliere. L’obiettivo è far diventare la nuova divisione e-Powertrain un chiaro punto di riferimento a livello mondiale per la progettazione, produzione e fornitura dei nuovi componenti automotive legati al mondo dell’elettrificazione dei veicoli quali motori, inverter, centraline di potenza e relativi software e assali completi, destinati ad autovetture sportive ad alte prestazioni”.

Il cavaliere del lavoro Bruno Vianello ha così commentato l’ingresso di Mattia Binotto nel Board del suo Gruppo: “Sono felice che un top manager come Mattia, il quale ha maturato un’esperienza straordinaria nel mondo della Formula 1, sinonimo di altissima tecnologia e competitività, abbia scelto di arricchire la squadra di TEXA con il suo contributo propulsivo”. Dal canto suo, Binotto ha dichiarato: “Al di là dell’esperienza agonistica che ho da sempre percorso nella mia vita, mi ha attirato in Texa l’audacia strategica del suo progetto di costruire un’eccellenza italiana caratterizzata dalle tecnologie più avanzate della nuova mobilità. Texa intende infatti affermarsi come il canone tecnologico di riferimento a livello mondiale. E ciò grazie alla mobilitazione di ingenti risorse di investimento e all’attrazione dei migliori talenti da concentrare in Italia, cioè laddove esiste una formidabile cultura motoristica da preservare, rinnovare e adesso anche da rilanciare”.

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