Formula 1

La prima di Norris a Miami dice che Verstappen si può battere: Ferrari solida, ora gli aggiornamenti a Imola

Lando Norris
Lando Norris - Foto Sam Bloxham/Motorsport Images/Sipa USA

La prima volta non si scorda mai. Lando Norris c’è andato vicino davvero spesso, ha collezionato secondi posti e podi, qualche delusione e tante copertine mancate per “colpa” di Max Verstappen. Arrivano gli aggiornamenti McLaren e la butta via nella sprint e in qualifica, ma la gara di Miami sorride al britannico, che per la prima volta taglia il traguardo davanti a tutti. Dopo diverse stagioni di F1 era atteso in modo quasi spasmodico al primo trionfo e si materializza in Florida, dove la sua vettura era stata di fatto rivoluzionata dalla scuderia di Woking.

Un rischio che ha pagato: è vero che la Safety Car ha favorito Lando, ma se lo ha favorito è perché la vettura è stata in grado di restare vicina a Red Bull e Ferrari e di allungare poi alla ripartenza su Verstappen, che si è riscoperto tanto, tanto umano. In Australia non ha completato la gara, qui però è stato battuto in pista: un secondo posto che comunque gli consente di allungare in chiave costruttori, è vero, ma che siamo certi non lo lascerà tranquillo in una settimana nella quale ha dovuto fare i conti anche con l’addio di Newey. Insomma, un campanello d’allarme per un perfezionista come il tre volte campione, che quantomeno può consolarsi con il fatto di essere stato battuto da un grande amico. E in fin dei conti, Norris amico lo è di tutti, stimato per la sua classe alla guida e la sua simpatia, e meritava una giornata del genere, nella speranza che possa non essere ultima. E non è di certo una vittoria interamente frutto della fortuna, tutt’altro: la Safety ha influito, poi alla ripartenza è eccezionale Lando nel tenere a bada Verstappen e allungare creando un solco incolmabile. La McLaren si candida prepotentemente al ruolo di terzo incomodo e a Imola porterà gli aggiornamenti completi anche sulla vettura di Piastri. Non si può certo sottovalutare.

La Ferrari, invece, si gode, anche se con una punta di amaro, una ritrovata solidità dopo una Cina sottotono: a Miami Leclerc non sbaglia nulla, Sainz invece appare un po’ meno a proprio agio e per il quarto posto, risultato comunque positivo, attende anche di capire se è totalmente scagionato dalla Fia nel duello con Piastri, con l’australiano che ha avuto la peggio. Il monegasco sale invece sul podio: oggi, probabilmente, non poteva fare di più, e di certo fa male per il Cavallino non vincere quando anche Max non vince. Però, a Imola, arrivano gli aggiornamenti: la Rossa con il tocco di azzurro si è difesa bene, questo lascia intendere che nel prossimo Gran Premio, sulla pista di casa, potrà ottenere qualcosa di più in termini di prestazioni e fare il salto di qualità che tutti si aspettano.

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