
Elia Viviani - Foto LiveMedia/Laurent Sanson
Il corridore veronese lascia a 36 anni dopo 16 stagioni da professionista tra strada e pista. Oro olimpico a Rio 2016, ha vinto tappe in tutti i grandi Giri e conquistato 3 medaglie ai Giochi. Ultima corsa ai Mondiali su pista di Santiago.
Elia Viviani appende la bici al chiodo. A 36 anni il corridore veronese ha annunciato il ritiro dal ciclismo professionistico con un post sui social: “2010-2025 sono stati 16 anni fantastici, sono volati, ma mi sono divertito e ho raggiunto tutto quello che volevo. Oggi vi annuncio la fine della mia carriera da ciclista. Grazie a tutte le persone coinvolte in questi anni”.
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Nel video che accompagna il messaggio, Viviani ha ricordato il legame viscerale con la bicicletta, coltivato fin da bambino: “È da quando ho 8 anni che la bici è tutto per me. Ho avuto momenti difficili e tante sconfitte, ma ognuna di esse è stata un trampolino per arrivare più in alto. È stato un viaggio incredibile”.
Una carriera tra strada e pista
Professionista dal 2010, Viviani ha saputo dividersi con successo tra strada e pista. Nel suo palmarès figurano tappe in tutti e tre i grandi Giri e la maglia ciclamino del Giro d’Italia 2018, oltre a tre vittorie alla Classica di Amburgo, un titolo italiano (2018) e un titolo europeo (2019) su strada.
Ma è su pista che ha lasciato il segno più profondo: tre medaglie olimpiche (oro a Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2020 nell’omnium, argento a Parigi 2024 nell’americana con Simone Consonni) e sei podi mondiali, con due ori nell’eliminazione (2021 e 2022). Portabandiera azzurro a Tokyo insieme a Jessica Rossi, Viviani ha rappresentato per oltre un decennio un simbolo del ciclismo italiano.
L’ultimo appuntamento
Prima di dire definitivamente addio, il veronese dovrebbe prendere parte ai Mondiali su pista di Santiago, in programma dal 22 al 26 ottobre. Sarà l’occasione per chiudere la carriera dove ha collezionato i successi più significativi, lasciando un segno indelebile nella storia dello sport azzurro.