
La crisi della Juventus ha raggiunto il punto di rottura con l’esonero di Thiago Motta, un epilogo che fino a pochi giorni fa sembrava tutt’altro che scontato.
Le pesanti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, culminate in un passivo complessivo di 7-0, hanno alimentato i dubbi già serpeggianti sulla tenuta tecnica e mentale della squadra, e sulle reali capacità dell’allenatore di gestire un momento così delicato. La dirigenza, guidata da Cristiano Giuntoli, non ha digerito la mancanza di reazione da parte della squadra e la freddezza mostrata dallo stesso Motta nel confronto a Torino. Un faccia a faccia acceso, che ha rivelato divergenze profonde anche sulla visione futura del progetto: mentre Giuntoli ritiene che bastino tre o quattro innesti per rendere la Juve competitiva per lo scudetto, Motta chiedeva molto di più, convinto che la rosa necessitasse di interventi radicali.
Nel frattempo, lo spogliatoio era sempre più diviso e la qualificazione alla prossima Champions League a rischio. Da qui la decisione della società di affidarsi a Igor Tudor per una scossa immediata. Tuttavia, nonostante l’amarezza, l’allenatore italo-brasiliano non ha perso la voglia di ripartire: come ha lasciato intendere anche la moglie Angela Lee Motta in un messaggio social: “Tante cose belle ti aspettano ancora”. L’ex tecnico bianconero è già proiettato verso una nuova avventura e giugno potrebbe segnare per lui l’inizio di una rinascita, con diverse panchine pronte ad accoglierlo.
Bivio per Motta, Roma e Milan ad attenderlo
Dopo l’amaro epilogo dell’avventura alla Juventus, Thiago Motta è pronto a rimettersi in gioco subito, già dalla prossima stagione. L’allenatore italo-brasiliano resta uno dei profili più stimati nel panorama calcistico italiano, e il suo nome è entrato con forza nei radar di due big pronte a cambiare guida tecnica in estate: Roma e Milan. I giallorossi, che saluteranno Claudio Ranieri a fine stagione per motivi già noti – per lui è pronto un ruolo societario – stanno valutando con attenzione il profilo di Motta, apprezzato per il suo calcio propositivo e per la capacità di lavorare con i giovani, un aspetto fondamentale per la nuova progettualità romanista.

Discorso simile per il Milan, che con tutta probabilità dirà addio a Sergio Conceição, destinato a lasciare i rossoneri dopo un’annata travagliata e una convivenza difficile con l’ambiente e parte della dirigenza. Anche in questo caso, Motta rappresenterebbe una soluzione di continuità sul piano tattico, oltre a garantire una guida più “aziendalista” e facilmente gestibile. A livello economico, l’ingaggio dell’ex tecnico di Bologna e Juventus non rappresenta un ostacolo insormontabile per nessuna delle due squadre. Con il mercato alle porte, per Motta potrebbe arrivare subito l’occasione giusta per rilanciarsi.