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Zaccagni rinnova, Felipe lascia l’Italia, caso Luis Alberto: Lazio a Genova con le idee più chiare sul futuro

Igor Tudor
Igor Tudor, Lazio - Foto Domenico Cippitelli/IPA Sport

Una settimana di annunci, uno diverso dall’altro, che quantomeno contribuiscono a spazzare via la nebbia sul futuro della Lazio. Ha iniziato Luis Alberto: “Non prenderò più un euro dal club”. Tradotto: vado via. O almeno è la sua intenzione, perché se un asset del club ha un contratto fino al 2027, un interesse da parte di alcune squadre e un valore non indifferente, allora la situazione cambia. E Claudio Lotito lo ha detto: “Deve trovare la squadra che se lo compri”. Sempre il patron ha stuzzicato la fantasia dei tifosi, annunciando la data limite (primi di maggio) entro la quale presentare il progetto del nuovo stadio Flaminio, l’impianto capitolino abbandonato da 13 anni e che sorge su una porzione dei terreni che ospitavano la ‘Rondinella’, casa dei biancocelesti per quasi vent’anni fino al 1931. In più, si è schiarito il futuro su due calciatori di fascia: Felipe Anderson va al Palmeiras (e non alla Juve) a parametro zero, Mattia Zaccagni invece rinnova e rappresenta quindi il fulcro su cui imbastire la rivoluzione (si vedrà in quale dimensione). Le idee più chiare accompagnano la Lazio in una trasferta da non sbagliare (ore 18:30), quella contro il Genoa di Alberto Gilardino in un Ferraris che ha visto i rossoblù pareggiare cinque delle ultime nove partite interne di campionato. Per ora però le mosse sul futuro non condizionano le scelte di Igor Tudor. Ecco quindi che a Marassi, alle spalle di Castellanos ci saranno proprio Felipe Anderson e Luis Alberto. E a centrocampo, spazio a Daichi Kamada, un altro che in estate potrebbe andar via in virtù di un contratto in scadenza. Marusic e Lazzari agiranno sulle corsie laterali, mentre Vecino (aspettando la miglior condizione di Rovella, a cui è bastato un pallone contro la Salernitana per tornare a fare assist) completerà il reparto in mezzo al campo. Fuori Guendouzi, ma sulla sua assenza Fabiani ai microfoni di Radiosei ha allontanato ogni sospetto in riferimento ad una presunta discussione con Tudor:La verità è che ha avuto un affaticamento al polpaccio, sta facendo delle terapie e sta lavorando a parte. È parte integrante di questo progetto, poi è il tecnico che decide se mandarlo o meno in campo”. Meno dubbi in difesa, sia per quanto riguarda la formazione che il futuro, anche se con una retroguardia a tre in estate servirebbe almeno un rinforzo in più. Dal 1′ sono pronti Casale, Patric e Gila, mentre Romagnoli (“Resta sicuramente”, ha detto Enzo Raiola, il suo agente) potrebbe avere un turno di riposo in vista della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. In porta c’è ancora Mandas, in attesa del rientro di Provedel. Se negli altri reparti il quadro è ancora tutto da definire, tra i pali le certezze abbondano.

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