In Evidenza

Roma timida, vince ma convince poco: un Monza coraggioso punito da El Shaarawy

Stephan El Shaarawy
Stephan El Sharaawy, Roma - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Stephan El Shaarawy, alla fine, se lo meritava. Non più di tanto la Roma, che in undici contro dieci per un’espulsione molto forzata ai danni di D’Ambrosio, sembra lei in inferiorità per circa un’ora contro un Monza coraggioso che viene punito soltanto nel recupero, ma il Faraone, lui sì, dopo due settimane di chiacchiericci, fango, polemiche sul caso scommesse, che lui respinge al mittente in lacrime. E’ un gol pesantissimo, che vale persino il quinto posto in attesa delle altre, ed è anche la terza vittoria di fila dopo un avvio complicatissimo. L’Olimpico chiama con il sold out, l’ennesimo, la squadra di Mourinho, espulso per aver polemizzato, dopo averlo fatto anche in conferenza, con Palladino e la panchina brianzola, pure.

Non con una bella prestazione, perché i tre punti si mettono in tasca e fanno piacere, ma la prestazione è stata davvero scialba e passiva, al di là di due-tre occasioni importanti e due pali, che però sarebbero il minimo contro chi è in dieci da un’ora. Per il momento, va bene così: lo Special One cerca vittorie, non incanto, mentre agli ospiti restano tanti applausi e un pugno di mosche in mano, questo anche in virtù di un arbitraggio, va detto, molto negativo, da entrambe le parti, con una gestione sul disciplinare semplicemente disastrosa. Al di là del doppio giallo a D’Ambrosio, severo ma accettabile, tante le ammonizioni risparmiate e i gialli dati quando sembrava fuori luogo farlo. Il peggiore in campo – e stupisce, perché è un talento Aia – oggi è proprio Ayroldi, non ce ne voglia.

LA CRONACA – La Roma lascia subito l’iniziativa al Monza che alla prima mezz’ora fa registrare il 60% del possesso palla. Le prime conclusioni della partita sono di Colpani e Belotti, ma in entrambi i casi il pallone vola sopra la traversa. La prima palla gol ce l’ha la squadra di casa. Al 38’ Belotti crossa dalla destra, Aouar prende il tempo a Pereira e di testa si arrende all’istinto di Michele Di Gregorio, che si presenta all’Olimpico con la miglior percentuale di parate (83%) nei cinque maggiori campionati europei. Al 41’ cambia il copione della partita. D’Ambrosio, già ammonito, entra duro da dietro su Belotti e riceve il secondo giallo. La Roma in superiorità numerica alza il ritmo e nel recupero del primo tempo va vicino al gol con una deviazione del solito Belotti in tuffo, ma Di Gregorio risponde ancora presente. Ad inizio ripresa il Monza prova ad affacciarsi dalle parti di Rui Patricio con coraggio. Colpani da fermo ci prova con un sinistro a giro e la palla termina fuori di poco. La Roma fatica a creare occasioni e al 63’ Mourinho ricorre ad un doppio cambio: fuori Bove e Belotti, dentro El Shaarawy e Azmoun. A provarci però è il Monza con l’altro neo entrato Birindelli che guida il contropiede e impegna Rui Patricio con un tiro centrale. Al 73’ c’è lo spunto di Azmoun: tocco e assist per Lukaku che calcia e trova il palo esterno. Il Monza risponde: Vignato apre un’autostrada per Birindelli che arriva al tiro costringendo Rui Patricio all’intervento in tuffo. All’88’ altra occasione. Lukaku lavora una palla per Azmoun che calcia a botta sicura: palo. Ma il gol è rimandato di pochi istanti. L’iraniano calcia ancora in area, la deviazione premia El Shaarawy che col destro batte Di Gregorio e mette fine alla striscia d’imbattibilità di tre partite del portiere biancorosso. Nel finale, Mourinho viene espulso, ma raggiunge ugualmente quota 14 punti in classifica.

SportFace