In Evidenza

Raspadori-Retegui, il ballottaggio che non ti aspetti: contro l’Ecuador tocca a Jack

Giacomo Raspadori Nazionale
Giacomo Raspadori - Foto LiveMedia/Marco Iacobucci

In due, in Serie A, hanno segnato dieci gol. Sei uno, quattro l’altro. Nonostante un campionato non entusiasmante sul piano dei numeri, Mateo Retegui e Giacomo Raspadori hanno l’occasione negli Stati Uniti di blindare una convocazione per gli Europei dell’estate 2024. Alla fine della stagione mancano due mesi e al momento nessun attaccante italiano è in doppia cifra. La tournée negli States (stasera ore 21 gli azzurri saranno in campo contro l’Ecuador) quindi diventa un elemento utile, forse decisivo, per permettere al Ct Luciano Spalletti di sciogliere i dubbi su chi mettere al centro del suo attacco azzurro. La prima gara contro il Venezuela ha visto Retegui protagonista con due gol segnati nelle due uniche occasioni a disposizione del centravanti del Genoa. L’ex Boca non ha la qualità di Raspadori e non ha il passo di Immobile, ma ha fisicità, stacco aereo e soprattutto sa essere lucido sotto porta. “Mateo è perfetto perché ha fatto un lavoro straordinario come finalizzatore e soprattutto per far salire la squadra, è venuto sui calci piazzati in difesa a levarci qualche bega perché è fisico, e poi di testa è fortissimo”, le parole di Spalletti, che in vista di Euro 2024 studierà la mescola perfetta con i tre centravanti da convocare. Retegui offre fisicità e fiuto del gol, Lucca con i suoi 2 metri è una minaccia sul gioco aereo, Immobile (non convocato in questa sosta) può fornire esperienza e attacco della profondità, mentre Scamacca (anche lui rimasto a casa) sa garantire un contributo di qualità alla manovra. E poi c’è Raspadori, pronto a scendere in campo da titolare stasera contro l’Ecuador dopo aver accumulato in stagione solamente 13 presenze dal 1′ in campionato. Troppo poche per chi è costretto ancora una volta a rinviare l’appuntamento con il definitivo salto di qualità. L’era dei paragoni con Aguero sembra lontana, tant’è che l’ex Sassuolo a 24 anni si ritrova ingabbiato nel ruolo di riserva di lusso. La presenza ingombrante di Osimhen è difficile da gestire a Napoli e la Nazionale può essere uno sbocco importante in un momento delicato della carriera del classe 2000. Spalletti lo conosce bene e sa come sfruttarlo, d’altronde i suoi numeri azzurri sono tutt’altro che negativi: sei gol in ventiquattro presenze non sono pochi, soprattutto se ‘pesati’. Nel settembre 2022 Raspadori punì Inghilterra e Ungheria e trascinò l’Italia alle Finals di Nations League, mentre un anno dopo è stato tra i marcatori nel 5-2 alla Macedonia nel cammino di qualificazioni agli Europei. In totale, Raspadori ha segnato quattro reti su sei in gare ufficiali (le altre due nel match di consolazione contro la Turchia dopo l’esclusione dai Mondiali in Qatar). Stasera, contro l’Ecuador, c’è un nuovo test importante nel suo percorso azzurro. Con lui ci sarà Pellegrini, autore di 5 gol e 3 assist nelle ultime nove partite, mentre al fianco del romanista è ballottaggio tra Chiesa, Zaniolo e Orsolini. Bellanova, Jorginho, Barella e Dimarco agiranno a centrocampo, con Darmian, Mancini e Bastoni delegati a svolgere i compiti difensivi a protezione di Vicario. A due mesi dall’Europeo, però, per un’Italia col problema del gol, il focus principale riguarda l’attacco e un giocatore che vuole scrollarsi di dosso l’etichetta di eterno incompiuto.

SportFace