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Lo ha difeso, protetto, aspettato, supportato. Ora però in casa Juventus la misura è colma e i rapporti con Paul Pogba sembrano essere compromessi. Lo riferisce la Gazzetta dello Sport, che ricorda come il centrocampista bianconero, che doveva essere il grande colpo dell’estate con il suo ritorno sfavillante a Torino, ha giocato appena due partite, entrambe da sostituto nel finale, sulle 37 stagionali, a causa di una serie di infortuni, e di cattive gestioni (anche personali) dei problemi fisici.
L’ultimo arrivato in rifinitura sabato, di poco conto, è vero, ma con la sosta per le nazionali di mezzo il suo rientro dopo la lesione all’adduttore, ammesso che non subentrino ulteriori complicazioni, avverrà tra circa tre settimane, giusto in tempo per il rush finale. Ma la Juve non ha più voglia di aspettare il francese, anche in virtù del suo contratto monstre da otto milioni a stagione più due di bonus. In società, i detrattori del “Polpo” ricordano il caso Dybala, per il quale alla base del mancato rinnovo del contratto, deciso dal club e non dall’argentino, vi erano le sue precarie condizioni fisiche degli ultimi tempi che non giustificavano, secondo la società, una richiesta alta a livello di ingaggio. Se Pogba non tornerà a giocare con continuità, la Juve potrebbe pensare di interrompere subito il rapporto a fine stagione. Gli ultimi mesi di questa annata, dunque, sembrano decisivi in tal senso.
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