Serie A

Nicolò Fagioli: “Ho cominciato a scommettere a 16 anni, è diventata una malattia”

Nicolò Fagioli
Nicolò Fagioli, Juventus - Foto LiveMedia/Luca Diliberto

“Ho cominciato le prime volte quando avevo sedici anni, all’inizio era come un gioco, poi pian piano è diventato una malattia, ho iniziato subito con le scommesse sportive”. Queste le parole del centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, durante l’evento ‘Perdere tutto non è un bel gioco’, un incontro che si è tenuto al Teatro Agnelli di Torino e che è stato promosso dalla Regione Piemonte per sensibilizzare i giovani sul gioco d’azzardo, con un testimonial d’eccezione attualmente squalificato per questo motivo: “Sto molto meglio adesso rispetto a un anno fa, è stato il periodo più difficile della mia vita. Cosa mi fa star bene adesso? Stare con la famiglia, gli amici e praticare sport”.

E ancora: “Il rapporto con la famiglia e gli amici era cambiato, volevo stare da solo, volevo vedere poco la famiglia e i miei amici perché sembrava tempo perso. Ero sempre nervoso, l’unico mio sfogo era la partita perché mi allenavo male e non davo il 100% in campo. Quanto tempo passavo al cellulare? Dalle dieci alle dodici ore. All’inizio mi piaceva, poi mi sono reso conto che era diventato una malattia, forse ci ho messo troppo tempo a chiedere aiuto, poi meno male che l’anno scorso a maggio mi è venuta questa idea”.

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