Serie A

Milan, Scaroni: “Derby Scudetto? Mi auguro che sia così. Speriamo di tornare a sorridere”

Paolo Scaroni Milan
Paolo Scaroni - Foto xLiveMedia/Alessio Morgese/DPPI

Ci godiamo questo utile di bilancio dopo tanti anni, una meta agognata dopo tanti anni di perdite. Il nostro unico obiettivo è essere sempre in Champions League, per ragioni economiche e perché i nostri tifosi nel mondo devono vederci lì”. Queste le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan, intervenuto ai microfoni di Gr Parlamento a ‘La Politica nel Pallone’ di Emilio Mancuso. “Derby per lo Scudetto? Mi auguro che sia così, e dopo le 5 sconfitte contro l’Inter speriamo di poter tornare a sorridere, perché i tifosi hanno sofferto, aggiunge. “Pioli ha il polso della squadra, scorie non credo ci siano più perché con la Lazio ho visto una squadra bella, serena, coesa e che guarda avanti. Abbiamo tante cose da guardare avanti, a partire dalla partita di Dortmund perché abbiamo un calendario terrificante. Ma dobbiamo fare bene su tutti e due i fronti”, ribadisce Scaroni. Non si esclude un ritorno di Ibrahimovic in dirigenza: “Sabato era alla partita, ha parlato con tutti, lo consideriamo tutti un amico. Ora attraversa una specie di anno sabbatico, prova a cambiare la fase della sua vita, è vicino a noi, e quando sarà pronto di accettare delle ipotesi saremmo felici di parlare insieme a lui”. 

Poi si passa al tema stadi, un argomento che Scaroni affronta quasi quotidianamente da quando è in carica al Milan: “Non sono sicuro che un commissario risolva tutti i problemi”, perché “deve essere sostenuto da un set di leggi che gli consenta di superare tutti gli ostacoli, altrimenti potremmo fare un’enorme fatica a raggiungere un punto“, ha aggiunto. Per Scaroni “l’Italia ha bisogno di stadi nuovi, non basta più ristrutturare gli stadi esistenti come per Italia ’90. Basta andare all’estero per vedere che così i problemi non si risolvono”, aggiunge. “Vero che non tutti i club hanno la disponibilità di intervenire, ma c’è una volontà soprattutto nelle proprietà straniere di investire nel nostro calcio. Si deve solo fare quello che all’esterno è stato fatto 20 anni fa”, dice ancora Scaroni.

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