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Juventus, un brutto aprile si chiude con un pari vivace a Bologna. La zona Champions è in bilico

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Juventus - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Milik salta un metro per tirare un rigore, e infatti lo sbaglia. Skorupski lo para ma compie almeno altri tre miracoli, e infatti è il migliore in campo. Bologna e Juventus attaccano e lasciano spazi dietro, giocano un match equilibrato e alla fine, infatti, pareggiano. Un pari vivace quello del Dall’Ara, ma giusto anche se non scontato per quanto visto, perché fino alla fine entrambe hanno avuto opportunità per prendersi l’intera posta. Fra due giorni si scende di nuovo in campo e di sicuro le due squadre non si sono risparmiate: per il Bologna, che di certo non ha la rosa della Juventus, vuol dire aver impegnato energie a iosa, perché si è giocato alla pari e forse anche meglio. Thiago Motta con la sua mentalità vincente, con una squadra all’attacco e sempre dinamica, Allegri che per una volta ha provato a infondere più coraggio ai suoi, chiedendo a Chiesa di puntare, non con grandi risultati, a Fagioli e Rabiot di buttarsi sempre dentro, a Cuadrado di spingere tanto.

In un avvio senza possibilità di revisione al monitor per l’arbitro Sozza a causa di un problema tecnico, ecco che puntuali arrivano due episodi da moviola. Rigore per Orsolini, e lo trasforma, poi rigore per Milik, ma lo sbaglia contro il connazionale Skorupski, che diventerà eroe della partita salvo capitolare, per mano sempre del bomber con la numero 14, nel secondo tempo. Una volta raggiunto il pari, dai bianconeri ci si aspettava l’assalto, non arriva ma ci sono tante occasioni clamorose che vengono cestinate. Sono i giovani lanciati da Allegri a tradire, ma fa parte del percorso. Il percorso di aprile, però restituisce una sola vittoria alla Juve, quella col Verona, poi tre sconfitte di fila, ora un pareggio. E nel frattempo, l’altra vittoria in Europa con lo Sporting, poi solo delusioni specie in trasferta. E’ il momento più difficile e la zona Champions è a rischio: terzo posto a -1 dalla Lazio e a +3 dal terzetto Roma-Inter-Milan che insegue: mancano sei partite, o si ricomincia a correre o non sarà soltanto una possibile penalizzazione a fine stagione a dire no alle ambizioni alte d’Europa della Vecchia Signora.

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