Serie A

Juventus, disastro Allegri: 1 vittoria in 9 partite, peggio solo una volta in 50 anni

Massimiliano Allegri. Juventus-Frosinone - Foto Antonio Fraioli
Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

Adesso il disastro è totale. Dopo un ottimo girone di andata, la Juventus è letteralmente crollata nel girone di ritorno e adesso persino la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere messa a rischio. A testimoniare come questo sia uno dei peggiori momenti della storia bianconera lo dicono anche i numeri. Siamo giunti a una striscia orribile di 1 vittoria (contro il Frosinone, al 95′) nelle ultime 9 partite: il pari con l’Empoli ha dato il via a questo ruolino horror, poi la sconfitta con Inter e Udinese, il pareggio col Verona, in mezzo c’è la vittoria col Frosinone come detto, quindi il ko col Napoli e il pari con l’Atalanta, poi prima della sosta l’altro pareggio con il Genoa e adesso la sfortunata debacle in casa della Lazio al 93′ con gol di Marusic su una disattenzione frutto anche della gioventù messa in campo.

Sono due mesi disastrosi e con 1 vittoria in 9 partite questa è una delle peggiori Juve di sempre se si prende in considerazione un’unica annata di Serie A (coppe escluse). Già con 1 vittoria in 8 partite era la peggior Juve di sempre nella gestione Allegri, adesso si peggiora. Staccati anche Ferrara e Zaccheroni che si erano fermati a 1 vittoria in 8 partite, così come Claudio Ranieri che fu esonerato dopo questa serie. A 1 su 9 Marcello Lippi nel 2001/2002, anche in quel caso l’ultima partita della striscia negativa arrivò con un ko contro la Lazio. Ma in quella annata, la Juve vinse poi lo scudetto a fine stagione. Nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/1995) – ma la nostra statistica copre più in generale gli ultimi quarant’anni abbondanti – c’è anche un intervallo con 1 sola vittoria su 10 partite: è accaduto solo una volta dal 1974 a oggi, nel 1998/1999, sempre con Lippi, dalla 8a alla 17a, cinque pareggi e quattro sconfitte nell’intervallo. Tre settimane dopo, a fronte di una vittoria e altre due sconfitte, lo stesso Lippi rassegnò le dimissioni.

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