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Inter, undicesima sconfitta e terzo ko casalingo di fila. Il Monza fa festa a San Siro

Simone Inzaghi Inter
Simone Inzaghi - Foto LiveMedia/Andrea Martini

C’è un’Inter di Champions e un’Inter di campionato. E la versione di Serie A proprio non sembra riuscire a scacciare una crisi che continua a scavare nelle pagine più buie della storia nerazzurra. Con il ko per 1-0 contro il Monza a San Siro, la squadra di Simone Inzaghi ha collezionato l’undicesima sconfitta. Soltanto due volte (nell’era dei tre punti) i nerazzurri ne avevano subite tante nelle prime 30 gare stagionali: nel 1998/99 e nel 2011/12 (12) e in entrambi i casi l’Inter finì fuori dalle prime cinque (8° e 6°) e con almeno tre allenatori cambiati. L’ennesimo passo falso lascia Lukaku e compagni a quota 51, con il rischio di essere agganciati dall’Atalanta (impegnata con la Fiorentina) e di essere lasciata a -5 dalla Roma (di scena in casa con l’Udinese). In vista della Champions, Inzaghi fa turn over ma non rivoluzioni. In avanti spazio al tandem Lukaku-Correa. Dumfries e Gosens gli esterni. Difesa a tre con Darmian, De Vrij e Bastoni. Spazio ad Asllani a metà campo, mentre Calhanoglu parte dalla panchina. Dopo 5′ c’è il primo squillo nerazzurro: Barella crossa, Lukaku di testa non spaventa Di Gregorio. Al 24′ prova ad accendersi Correa, ma il tiro dell’ex Lazio è neutralizzato dal portiere biancorosso. Il copione della partita è quello pronosticato alla vigilia. L’Inter fa la partita, il Monza si dedica alle ripartenze.

La gara dell’ex Sensi invece dura 29′ a causa di un infortunio e Palladino si gioca la carta Caprari, a testimonianza che in ogni caso il Monza non è a San Siro per difendersi. La squadra biancorossa si affida alla qualità sulla trequarti, ma chiude il primo tempo senza tiri nello specchio. Per il primo squillo dell’Inter nella ripresa bisogna aspettare il 57′. Cross di Acerbi, colpo di testa di Lukaku, Di Gregorio si oppone in tuffo. Poco dopo ancora Lukaku: l’ex Chelsea si gira all’imbocco dell’area e cerca l’incrocio, ma il tiro è alto. Al 64′ si accende il Monza che col passare dei minuti prende coraggio e fiducia. E’ Dany Mota ad incunearsi e a tentare un mancino che si spegne sopra la traversa. Al 78′ arriva l’1-0 del Monza e nasce sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un gioco di blocchi porta allo stacco vincente di Caldirola che batte Onana e fa esultare Palladino. L’assedio finale non basta ai nerazzurri. Terza sconfitta casalinga consecutiva (solo nel 1946, 1956 e 2013 è accaduto prima) e un segnale d’allarme per un San Siro che mercoledì dovrà riscoprirsi fortino in Champions contro il Benfica.

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