Serie A

Cori razzisti, Roc Nation e il messaggio agli italiani: “Mettiamo il razzismo in panchina per sempre”

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku, Inter - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

“Nel calcio professionistico i giocatori neri sono stati spesso vittime di manifestazioni di odio durante le partite. Odio espresso tramite buu, ululati, riproduzioni del verso della scimmia, insulti razzisti e bucce di banana lanciate ai migliori atleti del panorama internazionale. Tutto ciò davanti agli occhi del mondo, davanti agli occhi dei bambini, davanti alle famiglie dei giocatori”. La Roc Nation Sports International, – la società che gestisce l’immagine dell’attaccante dell’Inter, Romelu Lukaku – ha acquistato una pagina della ‘Gazzetta dello Sport’ per lanciare un appello (“Enough is enough”) contro il razzismo negli stadi italiani, dopo i fatti dell’Allianz Stadium nel finale di Juventus-Inter. “Nessuno ha dovuto affrontare alcuna conseguenza per questo comportamento atroce. Non è mai cambiato nulla in questi anni. Non è stata intrapresa alcuna azione capace di sconfiggere questa piaga. Così alla fine le uniche persone ritenute responsabili, sono i giocatori nel momento in cui reagiscono a questi comportamenti disgustosi subiti durante una partita”, ha aggiunto. Ora basta, adesso basta! Odio = razzismo = ignoranza. In un gioco che unisce le persone di tutto il mondo, dovremmo solo mostrare il meglio dell’umanita. Non c’è spazio per il razzismo. Non si può tollerarlo. L’Italia è meglio di così. Siamo tutti migliori di questo” – prosegue Roc Nation – “Chiamiamo quindi a raccolta la comunità sportiva mondiale – giocatori proprietari di squadre, artisti, brand e tutti i tifosi – per denunciare questi comportamenti razzisti e sensibilizzare gli haters riportandoli a un livello di civiltà piu umano. Uno standard piu decoroso, rispettoso e compassionevole. La squadra più importante è la squadra umana. Lavoriamo insieme per tagliare fuori il razzismo dal gioco e metterlo in panchina, per sempre”.

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