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Champions-Ancelotti, un trofeo per eguagliare Zidane. Guardiola sogna il Treble

Carlo Ancelotti Real Madrid
Carlo Ancelotti - Foto LiveMedia/Alberto Gardin

C’è un Re Carlo che è stato già incoronato diverse volte, ma che potrebbe presto abdicare senza un erede al trono già designato. Il Real Madrid ha vinto un altro trofeo, la Copa del Rey, e martedì si tuffa sull’ultima battaglia da 180′ contro il Manchester City per la finale di Champions League. Eppure, il futuro di Carlo Ancelotti è tutto da scrivere. Lui non ha mai nascosto il desiderio di restare alla guida dei blancos, nonostante le offerte affascinanti dalla federazione brasiliana per l’incarico della Selecao. La società però sembra volersi guardare intorno, pur non escludendo una stagione in più con l’italiano in panchina. Tanto, forse tutto, dipenderà dal cammino in Champions. I 14 volte campioni d’Europa cercano la terza qualificazione alla finale ai danni del City. Ci sono riusciti contro i Citizens di Manuel Pellegrini in semifinale nel 2015/16 (tot: 1-0), poi contro Pep Guardiola nella stessa fase della scorsa stagione (tot: 6-5) ai tempi supplementari. E Ancelotti sogna l’ennesimo titolo. La Coppa del Re è il suo decimo trofeo con i blancos. Quattro ne ha vinti nella prima esperienza e sei ne ha già vinti nella seconda. Meglio di lui nella storia del club hanno fatto solamente Miguel Munoz (14) e Zinedine Zidane (11). Per questo e altri record bisognerà solo aspettare la decisione sul futuro. Ancelotti, con 229 panchine, è già il quarto allenatore con più presenze al Real Madrid, dietro a Miguel Muñoz (605), Zidane (263) e Del Bosque (246). L’ostacolo per la finale è Pep Guardiola che sogna di condurre il City al suo primo trionfo in Champions. Al test verità, il City arriva nel suo momento migliore: 17 vittorie e tre pareggi nelle ultime 20 partite, con 60 gol fatti e 12 subiti. E poi c’è Erling Haaland, il calciatore più giovane a segnare 35 gol in Champions e a caccia dello stesso record per la quota 40 (ora il record è di Mbappè, 23 anni e 317 giorni). Al norvegese sono affidate le speranze Champions. Il sogno del Treble è lì che stuzzica l’appetito di Guardiola. Il Manchester City è primo in Premier League ed è in finale di FA Cup (3 giugno). “Real? Se vuoi vincere, devi battere i più forti”, si è limitato a dire Pep alla vigilia. Di fronte non solo il Madrid, ma anche i demoni di una Champions che rischia di assomigliare ad un tabù.

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