
La Serie A potrebbe traslocare in Australia: richiesta ufficiale già inviata, arriva l’annuncio del presidente della Lega Calcio
Poco più di un mese e prenderà ufficialmente il via la prossima edizione della Serie A. Un campionato che vedrà ai nastri di partenza il Napoli Campione d’Italia favorito per uno storico bis, mai accaduto in azzurro. Le milanesi e la Juve, invece, a rincorrere, almeno a vedere gli attuali movimenti di mercato.
Resta, però, ancora da stabilire praticamente tutto: i club sono ancora “in costruzione” le dirigenze stanno lavorando per stringere quel colpo o quell’affare ma al momento è ancora tutto in fase embrionale. D’altronde il mercato si è aperto soltanto da poche ore ufficialmente se escludiamo la mini finestra ad inizio giugno.
L’attesa è però tanta per vedere all’opera le squadre ed i nuovi calciatori in campo. A fine agosto sarà poi tempo di calcio giocato e si entrerà in un vortice dalla quale sarà difficile uscire. Un tourbillon di partite, tra campionato, coppe europee, ma anche soste per le Nazionali che non mancano proprio mai.
Milan-Como in Australia: la motivazione è clamorosa
I tifosi non vedono l’ora anche di riempire gli stadi. Già, a patto che potranno farlo. L’annuncio è infatti di quelli che fa tremare non poco. L’intenzione c’era già da qualche anno ma sembra che stavolta si possa passare davvero dalle parole ai fatti. Come? L’ha annunciato il presidente della Lega di Serie A Ezio Simonelli.

Milan-Como si potrebbe giocare fuori dall’Italia, in uno dei posti più lontani, così, proprio per rendere agevole la situazione ai tifosi, che sarebbero i protagonisti finali del prodotto che ha come slogan “Il calcio è di chi lo ama“. Se avete preso righelli e piani di volo, lasciate perdere, vi aiutiamo noi.
Ci riferiamo all’Australia. Ebbene sì, Milan-Como in Australia con tanto di richiesta ufficiale già partita. “Abbiamo sottoposto la richiesta ufficialmente a FIGC, UEFA e FIFA. Serviranno poi le autorizzazioni delle federazioni asiatica e australe. È un processo lungo e complesso, devo dire che a oggi non abbiamo ricevuto segnali negativi” ha spiegato Simonelli.
Una decisione che avrebbe una sua logica o costrizione dir si voglia. “Stiamo chiedendo una cosa perché San Siro sarà chiuso per le Olimpiadi invernali, non capita tutti gli anni ed era impossibile trovare un’altra quadra. C’è questa necessità, stiamo cercando di trasformarla in un’opportunità: far conoscere il campionato italiano all’estero. Ci stiamo provando, non è sicuro che vada a buon fine, ma penso di sì“.