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Spalletti: “L’Italia può giocarsela con le big”. E sul Napoli: “Tre allenatori neanche in cinque anni”

Luciano Spalletti Nazionale
Luciano Spalletti - Foto LiveMedia/Massimiliano Carnabuci

Luciano Spalletti, ct dell’Italia, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, toccando vari temi tra cui l’imminente Europeo 2024: “Possiamo giocarcela con le big, ma c’è ancora del lavoro da fare. Ciò che abbiamo dimostrato finora non è sufficiente. Le qualità tecniche e umane però non ci mancano. E’ importante indossare con orgoglio e dignità la maglia della Nazionale, che è quella più importante del mondo, e ripartire dalle sconfitte passate. La vittoria è bella ma può diventare un vizio, mentre dalle batoste si rinasce“.

Spalletti ha poi parlato della Serie A: “Oltre all’Inter che ha vinto lo scudetto, la squadra che mi è piaciuta di più è stata il Bologna. Bel gioco e un gruppo in cui si respira amicizia: mi ricorda il mio Napoli“. A proposito dei partenopei: “Neppure in cinque anni si possono cambiare tre allenatori. E’ impossibile assimilare in pochi mesi tante cose da persone con metodi e caratteri così diversi. A volte i giocatori devono essere confortati altrimenti si demotivano. Scamacca? Spero di averlo sollecitato ad avere una reazione, ma il merito è del suo allenatore, Gasperini“.

Infine, il tecnico dell’Italia ha concluso: “Ai miei calciatori dico che davanti allo spogliatoio c’è un salvadanaio virtuale dove ognuno mette ciò che ha e può dare. E’ fondamentale essere connessi tra di noi sulla stessa lunghezza d’onda e motivarci a vicenda. I giorni più importanti saranno quelli che trascorreremo insieme prima della partenza“.

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