Conference League

La Fiorentina cerca conferme in Conference League, battere il Maccabi Haifa per tornare ai quarti

Luca Ranieri esultanza Fiorentina
Luca Ranieri - Foto Fabio Fagiolini / IPA Sport / IPA

La Fiorentina è stata una delle grandi protagoniste della scorsa edizione della Conference League e ora vuole confermarsi tra le migliori otto di questa competizione. I ragazzi di Vincenzo Italiano, reduce dall’importante successo casalingo ottenuto in campionato contro la Roma, vanno a caccia della qualificazione ai quarti di finale. Per raggiungere questo obiettivo la compagine viola dovrà superare gli israeliani del Maccabi Haifa, già sconfitti 3-4 nella gara di andata disputata sul campo neutro di Budapest. I favori del pronostico sono tutti dalla parte della Fiorentina che, però, dovrà far tesoro delle difficoltà avute sette giorni fa ed evitare di concedere troppo agli avversari. Il Maccabi, infatti, dal suo canto, ha dimostrato di essere in grado di punire i toscani non appena ne avessero l’occasione.

L’impegno contro gli israeliani, dunque, sarà da non sottovalutare e per questo motivo Italiano dovrebbe affidarsi quasi al miglior undici possibile, con solo qualche piccola rotazione. Tra i pali ci sarà l’ormai inamovibile Pietro Terracciano, davanti a lui una difesa a quattro che dovrebbe essere composta da Davide Faraoni, Lucas Martinez Quarta, Luca Ranieri e Fabiano Parisi. In mezzo al campo spazio ad un Rolando Mandragora in grande spolvero e a Giacomo Bonaventura, che in campionato dovrà saltare il prossimo turno per squalifica. In attacco dovrebbe tornare M’Bala Nzola a ricoprire il ruolo di prima punta, mentre sulla trequarti dovrebbero agire Lucas Beltran, Jonathan Ikoné e Riccardo Sottil.

Per la Fiorentina sarebbe fondamentale passare il turno e qualificarsi ai quarti di finale, perché rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti verso il sogno di prendersi la rivincita dopo la beffa subita lo scorso anno, nella finale contro il West Ham. Il Maccabi Haifa, invece, probabilmente si presenterà al Franchi con l’atteggiamento di chi non ha niente da perdere, così da giocare tutte le sue carte offensive, che hanno già fatto male ai viola la settimana scorsa a Budapest.

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