
Il centrocampista ex Brugge racconta la lunga trattativa, il legame con i rossoneri e l’ispirazione presa dal campione del mondo 2006.
Ardon Jashari indossa finalmente il rossonero. Dopo una trattativa lunga e complessa con il Club Brugge, il centrocampista svizzero è stato presentato ufficialmente dal Milan, esprimendo tutta la sua soddisfazione:
«Tutti sanno che è stata una trattativa lunga, ma fin dai primi contatti era chiaro che volessi venire qui. Sapevo che non sarebbe stato facile, perché ero importante per il Brugge e non mi avrebbero fatto andare via facilmente. Serviva pazienza. Tare mi ha sempre detto che avrebbe fatto di tutto per portarmi qui. Anche se sono arrivati altri club, io volevo solo il Milan. Ora siamo tutti contenti».
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Jashari ha poi svelato il nome della sua più grande ispirazione: Andrea Pirlo.
«Ho una storia simile alla sua: ha iniziato da numero 10 e poi ha arretrato il raggio d’azione. Anch’io ero trequartista e ora gioco più indietro. Pirlo è stato una grande fonte di ispirazione per me».
Sul peso della maglia e i paragoni con altri ex Brugge, il classe 2002 è chiaro:
«Con De Ketelaere abbiamo solo in comune il fatto di arrivare dal Brugge. Sento un po’ la pressione, ma chi indossa questa maglia sa cosa significa. Io lavorerò duro per rendere orgogliosi i tifosi e ripagare la fiducia del club».