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Conference League

De Gea, Richardson, Colpani: la nuova Fiorentina al test Puskas Akademia aspettando Gudmundsson

Raffaele Palladino Fiorentina
ACF Fiorentina's coach Raffaele Palladino during ACF Fiorentina vs AC Reggiana, Friendly football match in Florence, Italy, July 19 2024

Una finale persa brucia. Due sono una maledizione. Ritrovarsi a giocare la stessa competizione per il terzo anno di fila dopo aver sfiorato per due volte il trofeo è un esercizio che tempra anima e corpo. La Fiorentina versione Conference League si ritrova ancora una volta ad agosto per il playoff della terza competizione europea. Dopo le finali perse tra i rimpianti di Praga ed Atene, il sogno ora è lo Stadion Wrocław di Breslavia, in Polonia, il più grande finora tra gli impianti designati per ospitare l’ultimo atto di Conference (40.000 la capienza). Il percorso parte stasera alle ore 20:00 al Franchi. E nel giorno in cui Gigliati piangono la scomparsa di Humberto Maschio, attaccante viola del periodo 1963-1966, la formazione di Raffaele Palladino fa il suo debutto europeo contro una squadra che porta il nome di un’icona del calcio a cavallo tra gli anni ’50 e ’60: Ferenc Puskas. L’Akademia, intitolata al leggendario attaccante di Honved e Real Madrid, è stata fondata nel 2005 e in pochi anni è riuscita a stabilizzarsi nel massimo campionato ungherese. Tra le mura amiche la Fiorentina cercherà un risultato positivo per mettere in discesa il compito qualificazione e si affiderà ad una formazione con almeno tre nuovi acquisti in campo.

Tra i pali è sicura la presenza di De Gea, mentre tra centrocampo e trequarti si affacciano Amir Richardson – preferito al connazionale Amrabat – e Andrea Colpani. Possibile turnover sulla trequarti con Sottil a dare il cambio a Kouame, mentre in difesa è previsto il ritorno di Luca Ranieri che sabato scorso era squalificato contro il Parma. Completeranno l’11 Quarta, Pongracic, Dodo; Mandragora, Biraghi e Kean. Non sarà nemmeno tra i convocati Nico Gonzalez, che ieri ha svolto la prima parte della seduta con i compagni di squadra, quella dedicata al lavoro fisico-atletico, per poi effettuare un lavoro individuale insieme al compagno di squadra Fortini. La cessione, a Juventus o Atalanta si vedrà, è dietro l’angolo. E almeno per il momento la squadra viola non può consolarsi con le giocate di Albert Gudmundsson, visto che l’islandese non è al meglio. Attesi 10.000 circa tifosi sugli spalti di un Franchi sotto i ferri del restyling. “Negli anni passati la Fiorentina ha fatto benissimo in Conference, poi le finali si vincono o si perdono, ma intanto già arrivarci è una cosa bella, complimenti a Italiano”, ha detto Palladino. La leggerezza di chi quelle finali non le ha vissute può essere il miglior punto di forza per una squadra che vuole tornare a sognare le notti europee.

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