Conference League

Conference League, Italiano: “C’è maggiore consapevolezza, sono fiducioso”

Vincenzo Italiano Fiorentina
Vincenzo Italiano - Foto IPA

“La sensazione è che stiamo ripetendo il percorso dello scorso anno con un ottimo finale di stagione, penso che la Fiorentina arrivi bene alla finale, sono molto fiducioso”. Parla anche Vincenzo Italiano, ai microfoni di Sky, durante il Media Day della UEFA al Viola Park a a sette giorni dall’appuntamento di Atene contro l’Olympiakos. ”E’ una grandissima soddisfazione e un grande orgoglio essere ancora in finale e rappresentare l’Italia – ha aggiunto il tecnico – Arrivare a termine di questa competizione è difficile, rappresenta un grande percorso, però è anche vero che le finali quando si disputano bisogna poi cercare di vincerle”.

I viola provano a conquistare un titolo sfuggito lo scorso anno nella finale persa a Praga contro il West Ham: ”Rispetto alla passata stagione c’è maggiore consapevolezza avendo già vissuto questa attesa, arriviamo alla finale con un po’ più di esperienza, maggiore conoscenza e consci di andare ad Atene a giocarci qualcosa di importantissimo. Cercheremo di preparare tutto nel migliore dei modi, le finali spesso vengono decise dai dettagli, mi aspetto una gara tosta, affronteremo un avversario di valore e qualità, ma noi faremo di tutto per avere e giocarci le nostre chance”.

Sulla trasferta di Cagliari: “Stiamo vivendo una situazione particolare, tra una settimana avremo la finale di Conference ma domani a Cagliari abbiamo una partita importante per blindare l’ottavo posto in campionato. Ho parlato ai ragazzi di quanto ha fatto l’Atalanta a Lecce dove è riuscita a conquistare i punti necessari per la zona Champions facendo una grande prestazione, quindi domani sarà una gara vera, al termine ci proietteremo sulla sfida di Atene”. Di fronte Claudio Ranieri che ha appena annunciato l’addio. ”Saremo gli ultimi avversari della sua lunga straordinaria carriera – ha detto il tecnico viola in conferenza stampa – domani sarò felice e onorato di poterlo salutare e ringraziarlo per ciò che ha fatto”. 

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