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Premier League, Liverpool e Manchester City ferme sull’1-1: Mac Allister risponde a Stones

Erling Haaland e Virgil Van Dijk
Erling Haaland e Virgil Van Dijk - Foto IPA

Tra i due litiganti, il terzo forse ancora non gode ma sicuramente sorride. Ad Anfield Road Liverpool e Manchester City non vanno oltre l’1-1, con l’Arsenal che si ritrova in testa alla classifica con 64 punti, come i reds, uno in più dei Citizens. Lo scontro diretto della ventottesima giornata di Premier League è spigoloso, ricco di episodi, con due pali e un gravissimo errore di Ake che porta al rigore del pareggio di Mac Allister, dopo la rete del vantaggio griffata Stones. Adesso però si apre una nuova settimana della verità: nel prossimo turno il Manchester City ospiterà l’Arsenal, il Liverpool sfida il Brighton di Roberto De Zerbi.

La prima mezz’ora è equilibrata. Il City fa la partita e punta a palleggiare nella metà campo dei reds. Per l’1-0 della squadra di Guardiola (dopo un gol annullato al Liverpool per fuorigioco) bisogna però aspettare un calcio d’angolo. Lo schema è studiato: gli 11 di Klopp non difendono il primo palo, Ake sposta di fisico Mac Allister, De Bruyne dalla bandierina crossa basso e pesca Stones che da due passi mette in rete. La risposta del Liverpool è puntuale, ma Elliott in due occasioni con il sinistro è poco incisivo e si fa respingere il tiro. Al 37′ altro brivido per i reds. Haaland punta Van Dijk che da ultimo uomo può limitarsi a temporeggiare per limitare il fenomeno norvegese, che arriva al tiro ma lo fa in caduta: Kelleher blocca. I ritmi sono altissimi, le imprecisioni numerose. Al 42′ la difesa dei Citizens regala campo aperto dal limite dell’area a Luis Diaz che col destro, con tutto lo specchio a disposizione, calcia fuori.

Se il primo tempo è equilibrato, con un City più propositivo, la seconda frazione offre subito un copione radicalmente diverso. A punire la squadra di Guardiola al 47′ è Ake. Il difensore sbaglia un retropassaggio e favorisce Nunez, che anticipa Ederson e subisce fallo da rigore. Dagli undici metri si presenta Mac Allister, che dagli undici metri non sbaglia. Come se non bastasse, al 56′ finisce la partita di Ederson, costretto ad uscire per un infortunio al ginocchio rimediato proprio nell’episodio del fallo da penalty. Il Liverpool è padrone del campo e il City non riesce più ad orchestrare le sue trame di gioco. Al 61′ Klopp si gioca anche la carta Mohamed Salah, che poco dopo lancia a campo aperto Luis Diaz: l’esterno colombiano si presenta a tu per tu con il neo entrato Ortega, ma calcia a lato in precario equilibrio. L’intensità del Liverpool spegne ogni accenno di gioco dei Citizens, la cui manovra è soffocata sul nascere dai padroni di casa. Il Manchester City però ha due clamorose chance per il vantaggio. Al 74′ su cross dalla sinistra un rimpallo tra Foden e Kelleher muove la traversa. All’89’ è Doku a colpire il palo con un gran diagonale col sinistro. Chi non è in partita è Erling Haaland, un fantasma in un secondo tempo bellissimo, ma con un solo gol. Nel finale l’episodio da moviola che farà discutere: Doku entra in modo pericoloso su Mac Allister. Sembra rigore, per Oliver e il Var si può giocare. Nel prossimo turno Guardiola affronta l’amico Arteta e i suoi Gunners. Per Klopp c’è De Zerbi dopo il turno di Europa League.

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